Jerez, giorno 2: ecco alcune novità aerodinamiche

Anche la seconda giornata di test, svoltasi sul circuito di Jerez, ha consentito di osservare più da vicino le soluzioni aerodinamiche studiate dalle singole squadre.

La Ferrari ha introdotto una ala posteriore decisamente singolare. Come si nota in questa foto, vi è uno stacco di circa 2 cm tra la paratia laterale ed il profilo principale. In questo spazio è stato ricavato un profilo aerodinamico multipiano la cui finalità è quella di aumentare il carico aerodinamico posteriore. Si può ipotizzare che, affinchè questa soluzione possa funzionare correttamente, sia necessario indirizzare i gas di scarico verso questa zona.

Qualora questa interpretazione fosse corretta, si spiegherebbe quindi la disposizione laterale degli scarichi sulla F2012. Inoltre, troverebbero anche conferma  i rumors secondo i quali sia la McLaren che la stessa Ferrari avrebbero individuato nella parte laterale dell’ala posteriore il punto verso cui indirizzare i terminali per recuperare il carico aerodinamico perduto.

La Toro Rosso sta stupendo in questi test per i tempi ottenuti da Ricciardo, ma ha sorpreso anche per una inedita soluzione utilizzata per il diffusore posteriore. La scuderia di Faenza utilizza infatti un diffusore diviso in due parti. La zona centrale, corrispondente alla struttura d’assorbimento degli urti, è stata infatti lasciata libera, consentendo la prosecuzione dello scivolo fino alla luce posteriore, mentre lateralmente si sviluppano gli estrattori “tradizionali”.

Novità anche in casa Red Bull e Sauber che in questo inizio di stagione sembrano andare a braccetto in quanto a sperimentazione aerodinamica. Entrambe le monoposto hanno infatti mostrato dei deviatori di flusso posizionati sotto il muso e dotati di un disegno “spezzato”. La parte iniziale del deviatore infatti degrada verso l’interno per poi aprirsi in corrispondenza di una fessura notevole. Il disegno del deviatore riprende più avanti, andando a digradare verso l’esterno. Con questo layout si cerca dunque di indirizzare in modo ottimale il flusso d’aria sia nel sottoscocca che nella parte laterale delle pance.

Focus infine sulla Williams.La FW34 ha adottato una soluzione estrema per quel che riguarda i piloni di sostegno dell’ala anteriore. Questi  sono collegati al profilo principale soltanto per pochissimi centimetri, restando invece sospesi nel vuoto per la maggior parte del loro disegno. La finalità di questa soluzione, anche in questo caso, è quella di utilizzare i piloni per indirizzare e correggere il flusso d’aria verso il fondo vettura. Ulteriore elemento caratterizzante la monoposto di Sir Frank è la pinna in carbonio posizionata sul cambio che funge da strumento di connessione per i bracci della sospensione. Questa soluzione ricalca quanto già mostrato con la monoposto del 2011 ed anche in questo caso, nonostante l’estrema miniaturizzazione del retrotreno, i risultati non sembrano incoraggianti.

 

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