Il solito Kimi: schivo, distaccato, velocissimo…
Jerez sette febbraio, prima giornata di vero lavoro del 2012 e primo acuto di Kimi Raikkonen. Miglior tempo di giornata dopo due anni di assenza.
Il fatto, ovviamente, non pare il suo. Sorrisi o complimenti? Macchè. Una giornata di lavoro come tante. Inebriante come una partita a briscola alle tre di pomeriggio del dieci agosto. Roba da Raikkonen.
Un tempo (1’19″670), quello staccato dal finnico, fin troppo buono per non pensare malignamente che la Lotus abbia girato più scarica di benzina rispetto alla concorrenza.
Magari per permettere ad Iceman di trovare quanto più feeling possibile con la sua nuova monoposto e di comandare la prima giornata di test. Iniezione di fiducia pura, e segnale chiarissimo agli altri top team.
“Noi saremo anche la quinta forza in campo, ma abbiamo ingaggiato un fuoriclasse, sia chiaro”. In Lotus lo chiamano “Il nostro uomo”. Sono fieri del colpo di mercato messo a segno. Credono nel progetto Raikkonen. E potrebbe essere interpretata sotto quest’ottica la prepotenza dell’ex team Renault nelle primissime prove collettive.
Lo stesso Kimi, oltre ad un grosso favore alla stampa per i titoloni del giorno dopo, si è mostrato notevolmente soddisfatto della sua E20. Seppur spiccicando le solite poche parole nascosto sotto il suo immancabile cappellino da rapper.
“Pensavo andasse peggio. Sono soddisfatto della vettura, ho provato sensazioni molto positive. Ho coperto la distanza di un Gp senza avere problemi e ho spinto come programmato dalla squadra. Certo questi test contano ben poco, sarei più felice se fossimo alla vigilia di un Gran Premio…”
Disincantato e schivo come sempre: “Gli uomini Ferrari li ho visti, ma da lontano. Avevo del lavoro da fare…Anche Massa l’ho visto soltanto da lontano”.
Kimi non è certo il pilota che perde tempo in convenevoli. Nè i colleghi più illustri lo hanno cercato più di tanto. Preoccupati più che entusiasti di avere nel branco un altro lupo affamato. C’è da capirli.