LCdM: “Ferrari schifosa ma vincente”. E su Domenicali…
E’ un Montezemolo in gran forma quello che si presenta a Madonna di Campiglio per salutare la Scuderia in “ritiro”.
Il presidente della Ferrari guarda al futuro con ritrovata fiducia: “Nel 2012 la sfida sarà elettrizzante, sono convinto che i tifosi vedranno una monoposto competitiva sin dalla prima gara”.
In casa Ferrari sembra regnare il buon umore e si respira un cauto ottimismo. Probabilmente sono gli ultimi segnali del definitivo smaltimento delle scorie e dei veleni di un biennio a dir poco sofferto.
Bella e italiana, così avevamo definito la 150° Italia. Merito di quel tricolore tanto evocativo quanto significativo. Peccato che i risultati in pista siano stati a dir poco deludenti.
Ecco perchè Montezemolo si è lasciato andare col sorriso al più consueto degli esercizi stilistici in F1; quel “meglio brutta ma veloce” tanto caro ad Enzo Ferrari: “Nuova vettura brutta? Spero sia schifosa…ma vincente”. Fuori i secondi insomma, la F1 non è una passerella di moda.
L’avvocato non ha risparmiato una frecciatina scherzosa al suo braccio destro Domenicali: “Bisogna che vinca assolutamente quest’anno altrimenti c’è pronto un cinese da mettere al suo posto“. Una battuta ovviamente, ma del tutto reale è il desiderio di rivedere il Cavallino in lotta per il mondiale.
Una crescita necessaria e auspicabile con una Ferrari più forte in tutti i campi, grazie ad un mercato tecnici sostanzioso e di qualità. Stavolta nulla è stato lasciato al caso, dall’aerodinamica alle gomme, passando per il muretto:
“Abbiamo potenziato la squadra; sono contento dell’arrivo di Hamashima. Ha lavorato molto bene con noi negli anni della Bridgestone e ha una grande esperienza. E noi in passato abbiamo sofferto un po’ troppo con le gomme. E poi c’è la sostituzione di Chris Dyer, che era da tempo che andava decisa, e ci serviva un coordinatore degli ingegneri di pista, ed è Steve Clark“.
Ultima stoccata, stavolta senza sorrisi, all’attuale regolamento. Non è la prima volta, e probabilmente non sarà l’ultima, che Montezemolo dimostra insofferenza quando si toccano certi tasti:
“C’è troppa aerodinamica che non ci serve a niente per lo sviluppo dell’industria automoblistica. La F1 dovrebb’essere un laboratorio per la strada e invece così perde di significato. Per non parlare del divieto dei test, noi potremmo allenare giovani piloti a Fiorano e al Mugello, e invece siamo impossibilitati”.