Lotus utilizzerà un correttore d’assetto?
La Lotus Renault potrebbe usare sulla nuova vettura un correttore d’assetto. A lanciare l’indiscrezione è stato Giorgio Piola con uno dei suoi disegni (foto a sinistra), raccolta e rimessa in discussione poi dai colleghi di Omnicorse.
Che la squadra di Enstone sia una struttura con un comparto tecnico interessante, non c’è dubbio. Si pensi al mass dumper del 2006, agli scarichi soffianti sotto le pance laterali dello scorso anno e via dicendo. Per il 2012, il gruppo tecnico si sarebbe concentrato su questo particolare correttore d’assetto totalmente legale, perché non viene gestito elettronicamente.
Il particolare congegno è situato nel portamozzo: si nota, in basso a destra, uno strano serbatoietto idraulico ed un pistoncino che sulle altre monoposto non esiste. Inoltre, il puntone della sospensione push-rod non è fisso sull’attacco del portamozzo, ma ha un possibile movimento di qualche millimetro. Pare che questo sistema sia già stato provato nei rookie test di Abu Dhabi. Si tratta di una soluzione ben studiata ed integrata certamente nel tempo, dato che il punto dove essa è inserita è particolarmente difficile da gestire.
Ma come potrebbe funzionare questo correttore d’assetto? In poche parole, la squadra avrebbe trovato il modo di alzare di qualche millimetro l’anteriore della monoposto durante la fase di frenata: in staccata, il pilota premendo sul freno attiva il pistoncino inserito nel portamozzo, permettendo al puntone di sollevare leggermente la vettura. Questo avrebbe diversi vantaggi: oltre ad evitare un drastico trasferimento di pesi sugli pneumatici anteriori, si garantise l’ideale altezza da terra e – dunque – la massima stabilità aerodinamica.
Ma è tutto oro quello che luccica? Difficile a dirsi in questo caso, almeno fino a quando la soluzione non sarà portata in pista. A quanto pare, questa soluzione registra un aumento delle masse e – dunque – deve dare risultati importanti per essere mantenuta sulla monoposto. I vantaggi devono essere di gran lunga superiori agli impedimenti aerodinamici in una zona dove, di solito, si cerca sempre la massima leggerezza.
Foto: Effe 1 Tech