Schumi compie 43 anni: cosa gli regalerà il 2012?
Buon compleanno Schumi!
21esima stagione in Formula 1, terzo anno dopo il ritorno nel circus, tutto pronto per disputare la 288esima gara. E magari per strappare la 69esima pole e vincere la gara numero 92. O il titolo numero 8, chissà. Ma oggi Michael compie 43 anni, e 4+3 fa 7, proprio come quei titoli che nessuno gli potrà mai togliere.
Perchè potremmo riempire questo articolo elencando 21 motivi perchè il ritorno del Kaiser sia stato giusto, o 288 emozioni che ci ha fatto provare in questa lunga carriera, ma forse sarebbe troppo lungo anche per il tifoso più accanito.
L’omaggio nel giorno del suo compleanno viene però da 4+3 riflessioni in vista del campionato che parte il 18 marzo a Melbourne. Dove Schumi sarà, ancora una volta, sulla griglia di partenza, e senza dubbio più grintoso come sempre.
Cominciamo dal fondo, o meglio, da quello che potrebbe essere l’epilogo. Il tedesco più titolato della storia aveva annunciato, a fine 2009, di voler correre con la Mercedes per tre anni, e questo sarebbe l’ultimo. Il titolo sperato non è arrivato, e anche i risultati sono stati purtroppo scarsi. A dispetto di chi ventilava un abbandono già dopo il mezzo passo falso del 2010, Michael ha corso e correrà anche in questo 2012, onorando un contratto e soprattutto un progetto, quello di riportare le Frecce d’Argento tra quelli che contano. Perchè il Campione, quello che abbiamo conosciuto in 20 anni di successi, non abbandona la nave scappando.
Secondo punto, inevitabilmente, lo scenario di questo mare in tempesta in cui naviga Capitan Schumi: i giovani, tanti, arrembanti, e sicuramente forti.
A partire da Rosberg, compagno di squadra e dunque primo avversario, Michael ha trovato un Circus ricchissimo di nuove leve capaci di animare la pista e, onestamente parlando, dargli filo da torcere. Hamilton e compagni appartengono alla generazione Playstation, quelli che hanno visto Schumi vincere a cavallo dei primi anni 2000, e ora, trovandolo di nuovo in pista, non hanno di certo perso occasione per una sfida.
C’è chi giura che Michael sia uscito per il secondo anno consecutivo con le ossa rotte da questi confronti, i numeri cantano…ma concediamoci la licenza di lasciar stare l’anagrafica, ammettendo comunque di avere davanti un parco piloti davvero eccellente.
La terza riflessione fa rima con la tecnica: la Mercedes ha ingaggiato tecnici come Aldo Costa e Geoff Willis, e non sono pochi quelli che già pensano ad un Dream Team, in pieno stile Ferrari di una decina di anni fa, ricongiunto sotto la stella a tre punte. Che Schumi sappia scegliere i propri collaboratori è risaputo, che sia capace di fare squadra anche: cementare un gruppo può essere lungo e difficile, ma forse il tedesco sta gettando buone basi.
Quattro: più o meno le sessioni di test che le Squadre di F1 possono svolgere ogni anno. Ci si augura che questa regola assurda cambi in fretta, ma intanto non si può negare che questo provvedimento sia stato la causa del lento riabituarsi del Kaiser, come anche purtroppo dello sgretolarsi dello strapotere di una Scuderia come la Ferrari, tanto per citare altri esempi eccellenti. Perchè Schumi, quando consumava la pista di Fiorano, tirava fuori il meglio della Rossa; dal suo ritorno non ha potuto lavorare come sapeva, dimostrando che la macchina è sì quasi fondamentale, ma avrà sempre bisogno di un pilota che sappia farla crescere.
In ultimo, si aggiungono alle quattro riflessioni tre paroline magiche: sorpassi, grinta, pioggia, in rigoroso ordine sparso, o in quello che più vi emoziona.
Schumi ha chiuso il 2011 con il più alto numero di sorpassi effettuati, 116 per la precisione, e a conti fatti le sue partenze nelle retrovie sono state un toccasana, agevolando, per così dire, un simile spettacolo. Su tutti, lo start di Spa, un camera car da togliere il fiato, forse più interssante della lotta al vertice. Perchè Michael ha vinto tantissime volte partendo dalla pole, ma quella che altri chiamano vecchiaia non gli ha di certo tolto il coltello tra i denti che abbiamo visto in tante gare quest’anno.
Pioggia: il Kaiser ne è stato il mago, assieme ad Ayrton Senna. E in Canada, in una gara dove la pioggia ha bloccato per ore macchine e piloti, Schumi ha addirittura rischiato di salire sul podio: anni di lotte tra aquaplaning e gomme scanalate si sono rifatte vive al momento giusto.
Grinta, infine: il tifoso di Schumacher ha potuto rivederla in ogni singola corsa disputata da Michael dal 2010 in poi, segno che il pilota non è nè sazio nè bollito. C’è la voglia di vincere, come sempre, e la maturità di accettare la sconfitta, e anche questo piace.
Buon Compleanno Campione, con l’augurio che quest’anno il più grande spettacolo dopo il big bang sia tu!