Domenicali “Sono ottimista”. La Ferrari ricomincia da tre…

Anno nuovo, tanta voglia di (tornare a) vincere. Il team principal Stefano Domenicali a un mese dalla presentazione della nuova monoposto  si è detto convinto della pronta reazione della scuderia:

“I risultati li vedremo durante la prima sessione di qualifiche della nuova stagione, ma stiamo lavorando nella giusta direzione”.

Il terzo posto iridato e la cronica astinenza dal gradino più alto del podio sono ferite che bruciano ancora. E se da un bilancio totalmente negativo va salvato un ottimo Alonso, lo stesso non può dirsi per un’intera squadra apparsa oggettivamente in difficoltà, dai progettisti (silurati e non) fino al secondo pilota.

Sembrerebbe il prologo perfetto per la definitiva “caduta degli dei” , se non fosse però che la Ferrari già nel recente passato ha dimostrato sapersi rialzare in fretta dopo annate da dimenticare.

E’ successo nel 2006, lotta iridata dopo il disastroso 2005. E’ successo anche nel  2010, con Alonso a un passo dal titolo nonostante nel 2009 la squadra avesse vinto solo un Gp.  Proprio come nel 2011. E se è vero che non c’è due senza tre… Non è comunque alla cabala che sono legate le speranze di Maranello.

L’ultima stagione è stata negativa a causa di un evidente errore in sede di progettazione della monoposto. Fatale la discrepanza tra i valori di carico emersi in galleria del vento da quelli della pista. Una macchina, la 150° Italia, nata che peggio non si poteva.

La ricetta su cui si è puntato per risorgere è stata una necessaria riorganizzazione interna per non commettere più simili errori, così ancora Domenicali:

“Intravedo alcune cose che mi fanno essere ottimista. Siamo più preparati in settori importanti come il simulatore e la galleria del vento. Abbiamo cambiato l’organizzazione interna per garantire al meglio il lavoro dei tecnici”.

Efficienza, unità di intenti, creatività. La Ferrari riparte da tre ingredienti fondamentali che negli ultimi tempi erano clamorosamente mancati. Tra poco più di trenta giorni se ne saprà di più, con la speranza di vedere già a motori spenti quell’aggressività di forme di cui si sente notevolmente bisogno.

L’attuale ottimismo di Domenicali, così come quello di Montezemolo o dello stesso Alonso, non deve  trasformarsi domani nell’ennesima promessa non mantenuta.

A Maranello abbondano i proclami di riscossa e molti destini dipendono dal progetto 663. Le cui basi, per fortuna, sembrano notevolmente più solide rispetto al passato. Al di là dei favorevoli dati statistici…

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