Patto della Concordia: la Ferrari ha ancora un gran potere
La Red Bull avrà anche dominato in pista nelle ultime due stagioni, ma la Ferrari è ancora in testa in quanto a incassi. Recentemente, il magazine Autosport ha realizzato un’inchiesta per valutare quanto denaro entrasse nelle casse di vincitori e vinti del mondiale di Formula 1.
Iniziamo con un dato di fatto: la Red Bull Racing ha vinto 23 gare sulle ultime 40 disputate e 13 delle ultime 20. A parte ad Abu Dhabi, c’è sempre stata una RB7 sul podio. Un dominio assoluto. Chiunque penserebbe che con questi numeri, si possa incassare premi e bonus maggiori dei rivali.
E invece no. Non è la Red Bull ad uscire vincitrice in questo senso e neppure la McLaren. E’ la Ferrari. Nonostante la Rossa abbia vinto solamente una gara quest’anno e sia arrivata terza nel mondiale, potrà contare sulla fetta più grande della torta che si divide a fine stagione. Come venga gestito il montepremi in F1 è un segreto gelosamente custodito dai team e da Bernie Ecclestone. Tuttavia, il magazine inglese è riuscito a scovare qualche piccolo particolare in più. Pare comunque impossibile dare una risposta sulle cifre esatte del premio in denaro di ogni team per il 2011, ma si è provato a fare una stima confrontando i documenti dell’anno passato.
Il reddito totale della F1 nel 2010 è stato di 1.000 milioni di dollari. 658 Milioni di dollari sono andati alle squadre come montepremi. Considerando che la F1, nonostante le critiche, ha un trend di crescita del 5% annuo, si può calcolare – in maniera del tutto approssimativa – che il reddito per le squadre nel 2011 possa aggirarsi intorno a 691 milioni di dollari. Solamente quando la FOM depositerà presso la Companies House i dati del proprio bilancio, avremo dati certi in merito.
Ma torniamo ai bonus finanziari con questi dati: come fa la Ferrari ad ottenere più soldi degli altri, nonostante non abbia vinto quasi nulla nel 2011? La chiave sembra essere nella presenza costante e nella forza del brand del Cavallino in Formula 1. La storia e la tradizione fruttano a Maranello qualcosa come il 2,5% del fondo premi, prima che questo venga spartito tra le squadre. In altre parole, la Rossa percepisce un doppio reddito grazie ad un accordo raggiunto prima della firma nell’ultimo Patto della Concordia.
Smettetela di scandalizzarvi per nulla. I primi a farlo dovrebbero essere quelli delle altre squadre e, se ciò non accade, un motivo dovrà pur esserci. Lo stesso Chris Horner, team principal della Red Bull, ha ammesso che non c’è nessun rancore verso la Ferrari per la loro situazione finanziaria privilegiata: “E’ meglio per tutti che la Ferrari ci sia. E’ storicamente la squadra più importante ed è comprensibile che i loro accordi commerciali siano leggermente diversi dagli altri. Siamo riusciti a battergli negli ultimi tre anni, quindi credo non sia un problema. E’ un grande prestigio poter battere la Ferrari”.
Insomma, non c’è da meravigliarsi. Cosa sarebbe la Formula 1 senza squadre storiche come Ferrari e McLaren? Un campionato come un altro.
Alla fine del 2012 scadrà l’attuale Patto della Concordia. A Gennaio inizieranno le trattative per il rinnovo e pare che Ecclestone sia pronto a dare più soldi a Ferrari e Red Bull per convincerle a raggiungere subito un accordo, evitando di dare alla FOTA la possibilità di giocare al rialzo, pretendendo una ripartizione proporzionale dei ricavi.