Nuova regola sui sorpassi: ti piace vincere facile?
Il World Motorsport Council si è riunito questo fine settimana a New Delhi per approvare le diverse novità che avremo nel mondiale 2012 di Formula 1. C’è veramente molta carne sul fuoco: l’approvazione dei GP di Stati Uniti e Bahrain, piccole modifiche tecniche, cambiamenti alle regole sportive.
Proprio il nuovo regolamento sportivo contiene una regola che fa drizzare i capelli, ma che comunque non ha fatto molto rumore al momento e, presumiamo, non sia stata recepita bene dal grande pubblico.
La nuova regola dice che “I piloti non saranno autorizzati a tornare nella traiettoria ideale dopo essersi spostati per difendere la propria posizione dall’attacco di un avversario”.
In altre parole, se ti sposti verso per chiudere la porta ad un avversario, al momento di impostare la curva devi rimanere fuori da quella che è la traiettoria ideale, con conseguente perdita di tempo nelle curve successive. Se a questo si aggiunge il fatto che i sorpassi sono già resi più facili con il DRS, ne viene fuori un pastrocchio.
Ora riguardatevi uno dei duelli più affascinanti di quest’anno, ossia quello tra Schumacher ed Hamilton a Monza. Michael si difende con i denti, ma quando la direzione gara gli chiede di non spostarsi continuamente e lasciare un po’ di spazio a Lewis, il sorpasso diventa un gioco da ragazzi.
E’ questa la Formula 1 che vogliamo noi, ma a quanto pare non corrisponde alla stessa idea che hanno alla Federazione. Dubbio, atroce dubbio. Perché nessuno ha dato dei dettagli su quella che sembra la regola più assurda del secolo? Serve chiarezza, immediatamente. Perché così come è scritta adesso, pare che i piloti dovranno resettare il loro modo di vedere le corse e fare le signorine. Suvvia, ci manca solamente che montino un cartello a bordo pista con la scritta “Vietato difendersi”.
Vogliamo essere smentiti. Che qualcuno ci dica “Avete capito male, ragazzi”. Perché così sarebbe veramente ridicolo. Immaginate la marea di penalità che potrebbero piovere ad ogni gara? Perché, in tutta sincerità, un pilota che non provi a difendere la propria posizione con i denti, noi non lo abbiamo ancora visto.
Incrociamo le dita, sperando sia solo un misunderstanding. Altrimenti, già in Australia, al primo sorpasso potremmo tutti cantare in coro “bonsci bonsci bo bo bon”.