Gp Abu Dhabi: le pagelle di Yas Marina
Lewis Hamilton 10 Il Balotelli della F1 che parte in prima fila ma è imbronciato, che non sa più sorridere. Lewis è triste “Voi non potete capire che periodo difficile sto attraversando, io sono solo” afferma giovedì. Gli mancano gli affetti, le amicizie. Ma ad Abu Dhabi arriva una vittoria pazzesca, che gli servirà a scacciare i fantasmi. Negli Emirati l’anglocaraibico s’è lasciato dietro i problemi e ha corso da campione. Scomparendo sul tappeto volante nell’esotico tramonto. Terzo successo stagionale, disciasettesimo in carriera. RIGENERATO
Fernando Alonso 9 La Ferrari è una nave in difficoltà la cui unica ancora di salvataggio è Nando. Matador quinto in griglia e secondo in gara. Lui che ci mette le pezze, la faccia, il talento, la grinta. I riflessi in partenza, la cattiveria contro Button. E un ritmo di gara alieno considerando lo scarno potenziale tecnico della 150° Italia. Dedicategli una statua, dategli una macchina vincente. ROCKY
Jenson Button 7,5 Il suo Kers fa le bizze dal tredicesimo giro. Problema tecnico che lo porta a correre sulla difensiva. Ed è bravo a gestire gli attacchi prima di Massa e poi di Webber. Bello il duello con l’australiano con un controsorpasso da favola. Ma è stato poco reattivo contro Alonso al primo giro. Un terzo posto che lo avvicina al titolo simbolico di vice campione. REGOLARE
Sebastian Vettel “14” Ecco che arriva il record di pole in una stagione (14 appunto). In gara è out dopo due curve per un problema tecnico alla ruota posteriore destra. Può capitare anche ai dominatori, una volta in stagione, di ritirarsi. Rimarrà però scolpita negli annali la ferocia e la classe con cui supera i limiti della sua Rb7 per conquistare una pole storica. Traguardo sudato e meritato. “MR. MANSELL”
Mark Webber 4 Come il quarto posto in gara, e il quarto in classifica iridata. L’unico che non conosce il proverbio “Quando il gatto non c’è i topi ballano”. Perchè nel giorno in cui manca Vettel, Mark non è capace di farne le veci. Dell’assenza del tedeschino ne approfittano tutti eccetto il cangurone e Massa. Con la differenza che Webber guida una Red Bull. E quella tattica esasperata da Schumi de noantri si rivela semplicemente inutile.
Massa 5,5 Lui è quello che monta l’alettone vecchio, quello che se c’è un pezzo sulla pista lo becca in pieno. Quello che lotta, insegue, illude ma che poi crolla negli intermedi da un giro all’altro. Ultimo dei big. Che non riesce a tenersi dietro una McLaren o una Red Bull nemmeno a pagarlo. E la Ferrari invece lo paga, e anche tanto. E arrivati a questo punto vien da chiedersi…perchè? BOH
Nico Rosberg 7,5 E’ un Rosberg in grande spolvero quello che regola il compagno Schumacher ad Abu Dhabi e per poco non attacca Massa per la quinta posizione. E’ bravo a superare Michael nel duello fratricida dei primi giri, poi prende il largo. BRAVO
Michael Schumacher 6,5 Ottavo in griglia, settimo al traguardo su una pista che non deve piacergli granchè. Arriva alle spalle del compagno di team ma con un distacco abissale, di mezzo ci si mette anche una foratura a rallentarlo. Comunque sono buoni punti. COMPITINO
Adrian Sutil 7 Gara consistente quella del “pianista” tedesco che riesce a chiudere davanti al compagno Paul di Resta (6,5) nonostante il nervosismo per l’incertezza sul futuro. Per la Force India sono sei punti che le permettono di archiviare con tutta probabilità il sesto posto in classifica iridata.
Kamui Kobayashi 7,5 Bentornato Kamui, il giapponese sfodera sul finire di stagione una delle gare che l’hanno reso celebre. Tutta strategia e pedalare. Con ritmo, incisività, agonismo. Parte sedisecisemo, chiude in top ten. E con questo punticino la Sauber arriva in Brasile al settimo posto in classifica. DI NUOVO SAMURAI
Sergio Perez 7 Undicesimo in griglia e undicesimo in gara ma la classifica finale non dice tutto. Perchè Sergio è costretto a entrare subito ai box per cambiare l’ala anteriore è da lì si impegna in una buona rimonta. Conclusa ai margini della zona punti.
Rubens Barrichello 8 Giù il cappello davanti alla gara del veterano brasiliano. Che parte ultimo per un problema al motore e che è protagonista di una rimonta furiosa e impensabile, visto il catorcio che guida. Chiude dodicesimo al traguardo, Rubens che rischia di essere silurato per far posto a Kimi ma che non rinuncia a lottare. Nemmeno se parte dal fondo con una macchina da quindicesimo posto. PROFESSIONALE
Sebastien Buemi 6,5 Il Seb della Str è sfortunato dato che un guasto idraulico lo blocca sul più bello, quando era nono in piena lotta con Mercedes e Force India. Una gara indiavolata nei primi giri. Meglio del desaparecido compagno di squadra Jaime Alguersuari (5). Lo spagnolo dopo una stagione tirata sembra aver tirato un po’ il fiato negli Emirati Arabi.
Vitaly Petrov 5 Dodicesimo in griglia, tredicesimo al traguardo. Lo si nota solo per alcuni doppiaggi, soddisfacente per molti ferraristi quello di Fernando Alonso… Lui e quell’altro “fenomeno” di Bruno Senna (4,5), quest’ultimo addirittura sedicesimo, fanno sempre più rimpiangere la bravura cristallina del buon Robert Kubica (9).
Pastor Maldonado 3 Francamente non si comprende la ragione per la quale debba essere Barrichello a far posto a Raikkonen e non lui. Il venezuelano passa la sua gara a prenderle dai diretti rivali e ad ostruire i primi. Ma dove credeva di andare? Inutilmente testardo e scioccamente indisponente, era da bandiera nera visto che ha ripetuto lo stesso giochetto più volte. INSENSATO
Daniel Ricciardo 6,5 Si ritira per un problema elettrico ma in qualifica si difende bene. Tenendosi dietro il compagno di team e una Virgin.
Altri: Heikki Kovalainen (6); Jarno Trulli (5,5); Timo Glock (6); Jerome D’Ambrosio (5); Vitantonio Liuzzi (5,5).
Red Bull 5,5 Per una volta anche i perfetti bibitari si imbattono in una gara “no”. Problema tecnico per Vettel, errori al pit stop per Mark Webber. E finisce nel deserto la sfilza di podi iniziata un anno fa in Brasile.
McLaren 9 Sono sei le vittorie degli inglesi contro le undici della Red Bull. Mica male visto il dominio angloaustriaco di quest’anno….
Ferrari 5 La 150° Italia è davvero ferma. Con o senza alettone nuovo, c’è poco da fare. La Ferrari ha mollato lo sviluppo e ne paga le conseguenze. Sperando che tutto ciò serva per un 2012 di diverso tenore. Perchè la Rossa non sa più vincere. Fernando Alonso continua a fare “numeri” eccellenti , ma non può andare oltre i limiti della fisica. E se si beccano 8″ dal vincitore quando Vettel non c’è….
Gp di Abu Dhabi 7 Nonostante la pista artificiosa e artificiale, il Gp non è stato nè noioso nè brutto. L’ha ravvivato involontariamente Vettel alzando bandiera bianca dopo due metri. Il resto è stato un crogiolo di sorpassi e doppiaggi che nemmeno la peggiore tangenziale cittadina. Un traffico tremendo (4) con Maldonado nei panni del tassista completamente fuori di senno…
Kimi Raikkonen sv Fermi tutti! Doveva essere il week end del grande ritorno, dell’annuncio agognato, sperato, sognato. Niente di tutto ciò. Ma non perdete le speranze, il manager di Iceman si aggirava guardingo nel paddock. FORZA KIMI, FIRMA!
I tre tenori Rai 4 “Alonso è avanti, è avanti a Hamilton” atto di fede a priori, sinonimo di speranza e fiducia nella Ferrari che fu…Beh, non va proprio così. Non era avanti… D’OH!