Ferrari, libere positive ma torna il problema del flutter
Una moderata soddisfazione nelle parole di Alonso dopo la sessione di libere del venerdì. Il pilota spagnolo ha finito le sue prove anzitempo contro le barriere della curva uno, dopo aver perso la vettura in un testacoda.
Nonostante tutto, Alonso ha ottenuto il terzo tempo, segno che la vettura si comportava decisamente meglio rispetto alla mattinata, rimanendo comunque piuttosto nervosa. Fernando ha così commentato l’incidente: “Non è che alla curva uno ci sia un particolare problema di aderenza, ma se si tocca il cordolo n frenata si perde un po’ di grip. Riguardando la mia uscita e quella di Vettel nello stesso punto, ho visto tante similitudini. Magari domani cercheremo di stare un po’ più a centro pista, senza andare oltre il limite”.
Nonostante il suo terzo tempo e il quarto del compagno di squadra, Alonso non si illude. Essere davanti alla Red Bull sembra quasi utopia: “E’ difficile dire dove siamo, il venerdì è sempre pieno di incognite. Non saremo lì a lottare per la pole o per la vittoria, ma la sensazione è che siamo messi un tantino meglio rispetto a quanto ci potevamo aspettare”.
Anche oggi i riflettori sono stati puntati su Felipe Massa, dato che con la sua Ferrari ha fatto scintille. Non tanto per le prestazioni, comunque di tutto rispetto, tanto per il fenomeno del fluttering che si è ripresentato sulla sua ala anteriore, strisciando sul rettilineo. Le cause della flessione così accentuata restano così un mistero non risolto, come pensavano invece a Maranello: “La realtà è che abbiamo riscontrato qualcosa di non corretto in termini di struttura dell’ala, ma sembra che il problema non sia stato risolto”, ha ammesso Stefano Domenicali oggi.
Il team principal Ferrari ha poi aggiunto: “Ci sono degli ingegneri con molta più esperienza del sottoscritto e sanno che un effetto del genere può dipendere da motle cose: dal setup, dalla pressione delle gomme e così via. Forse è una combinazione di questi elementi che i nostri ingegneri devono comprendere, dato che è un effetto che non avremmo voluto vedere”.