Il GP di Abu Dhabi dal punto di vista degli pneumatici
Abu Dhabi, un anno dopo. Lo Yas Marina Circuit è un luogo carico di significati per il costruttore di gomme italiano: qui, all’indomani dell’ultimo GP del 2010, si sono provati i primi pneumatici di F1 marchiati Pirelli per la stagione 2011. Ma ad Abu Dhabi si è corso anche durante i test privati della società milanese, tra cui spiccano anche quelli sul bagnato dello scorso gennaio. Un tracciato che Pirelli conosce bene e dove si correrà con le P Zero White Medium e le P Zero Yellow soft, rispettivamente prime e option, scelta che più si adatta a rispondere alle esigenze delle 21 curve del circuito degli Emirati.
Dal venerdì alla domenica, la pista continua ad evolversi: si passa così dall’asfalto sporco delle prime fasi del weekend ad una traiettoria ben gommata alla domenica, anche se fuori dalla linea ideale tende a rimanere la sabbia del deserto circostante, che non aiuta certo nelle manovre di sorpasso.
Al venerdì, i team avranno a disposizione due set di pneumatici sperimentali appartenenti alla mescola soft in configurazione 2012. Paul Hembery ha così commentato questa scelta: “A questo punto della stagione, la nostra attenzione si focalizza sulla messa a punt odi soluzioni per il prossimo anno. Per questo motivo, durante le libere ad Abu Dhabi e nel corso dei rookie test, vedremo in azione nuovi pneumatici. Vista la carenza di test, è importante raccogliere informazioni al fine di sviluppare la nostra strategia 2012, in cui presenteremo degli pneumatici leggermente differenti rispetto alla gamma di quest’anno”.
Per quanto riguarda gli elementi tecnici che coinvolgono le gomme, ad Abu Dhabi dovremo fare prettamente attenzione alle temperature: alte in partenza e più basse all’arrivo, che avverrà in notturna. Questo fattore aumenta la durata degli pneumatici e consentirà ai team di giocare molto sulla strategia per l’ultimo stint di gara.
I piloti opteranno per un assetto da medio carico: avere stabilità in frenata e grip in curva diventa fondamentale, ma si deve ricercare il giusto compromesso per non soffrire in termini di velocità di punta sui due grandi rettilinei. Gli ingegneri predisporranno un assetto relativamente morbido al retrotreno, dato che lo Yas Marina Circuit ha pochi cambi di direzione. Nonostante ciò, lo sporco – specie al venerdì – potrebbe causare graining. Tuttavia, da quanto mostrato da Pirelli fino a questo punto dalla stagione, gli pneumatici resistono bene alle sollecitazioni.
Grazie a questa animazione, scopriamo i punti più particolari della pista dal punto di vista degli pneumatici.