Stewart sulla sicurezza: “Non è mai troppa”
Jackie Stewart è tornato a parlare di sicurezza in Formula 1. Secondo il tre volte campione del mondo, la morte di Dan Wheldon in Indycar dimostra come la sicurezza sia un argomento sul quale non si può sonnecchiare.
C’è da dire che la Formula 1 è forse oggi la categoria più sicura nel mondo delle corse: dopo quel tragico maggio ’94, nessu altro pilota ha perso la vita in un incidente in pista, nonostante vi siano stati diversepisodi davvero terribili.
Tuttavia, è ancora vivo l’annoso problema del decollo delle monoposto in caso di aggancio delle ruote. In realtà, è un problema che affligge tutte la categorie a ruote scoperte e c’è tanto da lavorare. Stewart si è espresso proprio in tal senso: “Penso che non ci si possa rilassare sulla questione”.
Il pensiero va subito all’incidente di Webber su Kovalainen, nel GP d’Europa 2010. Ma l’ex pilota scozzese ammette: “Non è solo l’incidente di Webber, perché penso che gli incidenti e le situazioni che abbiamo visto stiano dimostrano che stiamo dando la sicurezza quasi per scontata. Sta passando il messaggio che è giusto correre questo rischio. E’ un problema enorme, se ci si avvicina ad un’altra macchina e gli si sale sopra, potrebbe trasformarsi nel bacio della morte”.
Stewart, da sempre molto attivo nell’ambito della sicurezza, ritiene che la morte di Wheldon deve far riflettere: “Quell’incidente ci ha aperto gli occhi, una cosa del genere può succedere a tutti. E’ un grosso problema, penso che i piloti dovrebbero avere più potere decisionale nella sicurezza, perché sono loro che mettono la loro vita a rischio”.