Toro Rosso mette nel mirino la Sauber. Caccia aperta in India
Cara Sauber, guardati le spalle perchè i tori faentini stanno arrivando. Alla Toro Rosso si respira aria d’ottimismo e di sfida nei confronti della scuderia svizzera: la battaglia per il settimo posto in Classifica Costruttori è iniziata. La Sauber, dopo il nulla di fatto nell’ultima gara, è ferma a 40 punti; la toro Rosso incalza a 37 punti. Dopo il miglior risultato raggiunto finora in stagione, con il settimo e il nono posto di Alguersuari e Buemi in Corea, lo junior team di casa Red Bull infatti può guardare avanti con fiducia estrema nei propri mezzi e nei propri uomini, puntando, legittimamente e realisticamente, ad insidiare la Sauber per il settimo posto nel ranking mondiale.
Fiducia nei propri mezzi appunto e soprattutto nella propria monoposto. La STR6 ha dimostrato, in Corea, di cosa può essere capace grazie alle novità aerodinamiche montate dai tecnici, anche in presenza di una gara che partiva in salita ma che alla fine ha regalato “8 meravigliosi punti”, come li hanno definiti alla stessa Toro Rosso. In realtà si tratta di un risultato nato già nel week end giapponese, avaro di soddisfazioni per Tost e i suoi uomini. In quel di Suzuka le novità scaturite da ore e ore di duro lavoro al quartier generale di Faenza e in galleria del vento a Bicester sono state affinate. Poi un ulteriore sviluppo, nell’avvicinamento al Gp coreano, ne ha garantito, oltre che l’utilità anche l’affidabilità. Nulla di fortuito o di casuale quindi. Il lavoro ben fatto paga, e paga bene.
Piedi per terra, testa bassa e pedalare, si dicono però in quel di Faenza. Non è il caso di eccitarsi troppo e cullarsi sugli allori: di questo ne sono ben consapevoli alla Toro Rosso. Obiettivi ambiziosi richiedono responsabilità e concentrazione. I tecnici sanno quanto ogni prestazione sia legata alle caratteristiche di ogni tracciato e quello indiano, nel quale ci si accinge a correre, è del tutto inedito, quindi colmo di incognite. Fondamentale quindi prepararsi bene per affrontare ogni tipo di evenienza, visto che i piloti non hanno avuto modo di provare, finora, la pista del Buddh International Gp. Qui può giocare a loro favore la giovane età di entrambi gli alfieri Toro Rosso, capaci di adattarsi a realtà nuove con grande elasticità. Jaime ha solo 21 anni, mentre Sébastien ne compirà 23 proprio lunedì 31 ottobre, all’indomani della gara in terra indiana.
Uno spaccato di come un pilota si prepara a vivere un week end di gara su un tracciato inedito ce lo dà l’intervista di Alguersuari che qui vi riproponiamo. Come sentirete le chiavi di volta di un approccio ad una pista nuova sono: lo studio dei punti di frenata, dei tempi per impostare i cambi di marcia, delle zone dove sfruttare la velocità, così da poter cercare e trovare presto la propria guida al limite. Jaime si dice molto fiducioso per questo prossimo Gp, che spera di finire a punti. Per quanto riguarda le note di colore invece confessa di essere un fan della cucina indiana (molti i ristoranti indiani che frequenta a Barcellona) e di voler visitare lo spettacolare Taj Mahal.