Kova al settimo cielo: “La nostra gara più bella”
Nelle nostre pagelle gli abbiamo dato otto, per una prestazione definita maiuscola. Heikki Kovalainen in Corea è stato autore di un piccolo capolavoro, chiudendo quattordicesimo (che non è il miglior risultato assoluto della Lotus) ma tenendosi stavolta alle spalle entrambe le Sauber e lottando con Bruno Senna fino al traguardo.
Domenica sera le facce degli uomini del Team Lotus erano quelle di chi sa di aver realizzato una mezza impresa. Increduli di aver corso una gara tirata e indiavolata. Increduli di aver portato il loro pilota a correre, finalmente, in bagarre con le scuderie normali per l’intero Gp. Girando sugli stessi tempi, guidando nello stesso giro, e andando forse anche più veloce.
Il pilota finlandese, da due anni indiscusso “re della serie C“, a Yeongam ha fatto fare il primo vero salto di qualità alla Lotus malese, quella di Tony Fernandes. Che per poco non ha battuto la più blasonata cugina di Enstone, quella Renault che gli ha soffiato il nome ufficiale di Lotus per l’anno venturo.
La Caterham Lotus ha alzato l’asticella delle proprie prestazioni, dimostrandosi tra i team nuovi quello più serio e prospettico. Il Gp di Corea ne è la prova, mai la Lotus aveva lottato ad armi pari con scuderie ritenute tanto più forti. Impensabile fino a qualche tempo fa che Heikki potesse giocarsi in volata la tredicesima piazza con una Renault.
Comprensibile, quindi, la soddisfazione del finlandese per il suo garone: “Finire quattordicesimi, davanti a entrambe le Sauber e in lotta con la Renault di Senna è sicuramente la nostra miglior corsa ed è stata una grande sensazione per me e per tutto il team riuscire finalmente a lottare con scuderie più prestigiose”.
Un ritmo di gara che Kovalainen definisce “fantastico”. Mezzo giro in più e la Lotus “cenerentola” avrebbe potuto superare la nobile cugina-nemica Lotus Gp:
“Ho avuto uno start soprendente, un buon primo stint ma è nella seconda parte di gara che il mio passo rispetto ai nostri avversari è stato semplicemente fantastico: recuperavo decimi su decimi e, se avessi avuto un altro mezzo giro a disposizione, avrei superato la Renault di Senna. Così, abbiamo finito davanti alle due Sauber, battendole sia sul ritmo che sulla strategia e questo è davvero un buon segnale”.
E se Hrt e Virgin annaspano in vuoto prestazionale che pare incolmabile, la regina dei nuovi team è pronta per il grande salto. Parola di Heikki, un capitano bravo e coraggioso, pronto a navigare in acque migliori nel 2012:
“Siamo stati forti per tutto il fine settimana e stiamo inziando a dimostrare qual è il nostro vero potenziale. Onestamente, ora non vedo l’ora di andare in India..”