Le novità tecniche della Corea

Con il titolo piloti ormai conquistato da Sebastian Vettel e quello costruttori rimasto in casa Red Bull, il Gran Premio di Korea ha assunto la funzione di gara test in previsione del 2012.

La scuderia maggiormente attiva da questo punto di vista è stata sicuramente la Ferrari.

Come già anticipato in occasione del gran premio del Giappone, i tecnici di Maranello hanno portato in pista una nuovissima ala anteriore decisamente differente dal modello precedente.

Le novità possono evidenziarsi in una nuova paratia laterale decisamente più rettilinea e dotata di una finestra a metà lunghezza. Nuovo anche il profilo principale dell’ala, adesso dotato di una notevole svergolatura all’angolo di attacco con la paratia, nonchè nuovo profilo secondario biplano e non più triplano. Differente, infine, anche il profilo a cassetto dotato di un profilo molto più lineare.

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La nuova ala, che segue finalmente il filone tecnico lanciato dalla Red Bull, ha lasciato Fernando Alonso con l’amaro in bocca dopo il risultato delle qualifiche. C’è tuttavia da sottolineare che il differente funzionamento aerodinamico di questo dispositivo (nello specifico un differente centro di pressione), mal si sposa ad una vettura nata con notevoli carenze in ambito di deportanza.

Novità anche in casa Williams. La scuderia di Groove, che si trova a combattere con un progetto definito da Sir Frank Williams “disastroso”, ha portato in pista una nuova ala anteriore dotata di un notevole scalino all’angolo di attaccatura con la paratia laterale dotato di un disegno molto più spigoloso rispetto alla versione precedente. Nonostante si tratti dell’ennesima evoluzione, la monoposto continua tuttavia a combattere per posizioni impensabili – in negativo – fino a pochi anni fa.

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Ennesima evoluzione anche in casa Toro Rosso. La scuderia di Faenza che ha ben figurato in Corea, raccogliendo un settimo ed un nono posto, ha sperimentato nelle libere del venerdì un nuovo terminale di scarico con soffiaggio diretto nei canali laterali del diffusore posteriore. La novità non ha tuttavia portato sostanziali benefici e si è optato, per qualifiche e gara, per un ritorno al vecchio sistema dotato di terminali più corti con un differente taglio finale.

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