La Ferrari sul caso Smedley: “Molto rumore per nulla”
“Much ado about nothing”, molto rumore per nulla. La Ferrari cita Shakespeare per replicare seccamente alla polemica di questi giorni sui toni usati via radio da Rob Smedley per spronare Felipe Massa.
Un vero e proprio caso mediatico ingigantito un po’ da tutti. Dagli inglesi, ma anche dai siti di informazione italiani (primo mea culpa). Ma non solo, visto e considerato che il quotidiano più venduto in Italia stamane parlava in prima pagina di “team radio antisportivo“.
La risposta della Rossa non si è fatta attendere. Ecco quanto si apprende dalle colonne della rubrica il Grillo Rampante: “Parole, parole, parole… Al Grillo Rampante – ma non soltanto a lui, a leggere anche certi quotidiani inglesi – è venuto in mente William Shakespeare quando si è imbattuto nella polemica artefatta scatenata dalla frase pronunciata da Rob Smedley durante il Gran Premio di Singapore.
Se è vero che l’ingegnere di pista di Felipe Massa si è lasciato prendere dalla foga del momento e ha usato una parola (“destroy”) non certamente felice ma comunque priva di qualsiasi intento malizioso – ogni tanto si stenta a credere che Rob sia nato a Middlesbrough- è altrettanto vero che quella frase è stata detta a Felipe quando si trovava all’uscita della curva 5 nel corso del giro 11 della gara, quello che si sarebbe concluso con il pit-stop simultaneo del ferrarista e di Hamilton: nulla quindi a che vedere con il contatto avvenuto fra lo stesso Felipe e Lewis nel corso del giro successivo.
Non ci sarebbe voluto molto per evitare un simile fraintendimento ma sono cose che succedono in un mondo frenetico come la Formula 1. Alla fin fine, come direbbe il Grande Bardo, molto rumore per nulla.”
Quell’espressione “distruggere la sua gara” era dettata soltanto da un eccesso di furore, senza nessuna malizia. Smedley, carattere latino, utilizza parole forti per incoraggiare il proprio pilota. Soltanto trance agonistica . Un espressione forse poco felice ma nulla di più. Vicenda chiusa.
Ps. In merito al tanto discusso articolo di ieri, apparso sul blog, è doveroso precisare che non si trattava di una difesa di Hamilton nè di un atto d’accusa verso la Rossa.
Voleva semplicemente essere il punto di partenza per una critica a Felipe Massa. Una critica forse esagerata e ingenerosa nella fattispecie (altro mea culpa) a un campione che però’ non corre più come tale. Nessuna crociata in atto contro Felipe.
L’augurio al paulista è di tornare presto a guidare sui suoi livelli. Speriamo di rivedere quanto prima il trascinatore sbarazzino, arrembante e veloce dei primi anni in rosso. Che ci faceva emozionare.
Il pilota che nel 2008 svernicava Lewis Hamilton in Turchia, a Valencia, al Fuji. Un vero attaccante brasiliano, non un maldestro difensore centrale. Felipe, “The Daddy of Brazil”…