Regole sul coprifuoco: la Red Bull chiede chiarezza

Maggiore chiarezza sulle regole del coprifuoco in F1. A chiederla è la Red Bull che, per bocca del suo Team Principal Chris Horner, analizza quanto successo a Singapore. In occasione dell’ultimo Gp infatti, personale del team anglo-austriaco, della Mercedes GP e della Virgin, sono stati bloccati dagli steward della FIA, mentre si aggiravano lungo la pitlane al di fuori degli orari consentiti.

L’incidente diplomatico era imminente, quando è stato spiegato alla Federazione che si trattava di personale marketing, che quindi nulla aveva a che vedere con le auto, in quel momento in regime di parco chiuso. Per una volta è prevalso il buon senso e non sono stati presi provvedimenti. Alla base c’è stato un equivoco sugli orari da rispettare, complice anche il fuso orario e l’adattamento del regolare timetable alla gara notturna.

In ogni caso Horner sottolinea che bisogna fare chiarezza e fare in modo che questi equivoci si possano evitare in futuro. Facendo in modo che le regole sul coprifuoco possano essere interpretate in maniera univoca dalla FIA e dai team di Formula 1.

Alla fine è prevalso il buon senso -chiosa Horner-. Io ero sorpreso più che infastidito. Gli steward hanno capito che quei pass temporanei erano fuori dal nostro controllo diretto, e comunque non utilizzati da membri della squadra. Si tratta di regole che devono essere chiarite. E’ chiaro ciò che queste norme vogliono assicurare, ma è impossibile essere responsabili per chiunque abbia un pass“.

 

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