Raikkonen in Williams? Il manager smentisce ogni contatto
Per giorni si è parlato di un possibile ritorno di Kimi Raikkonen in Formula 1 con la Williams, ma oggi il manager del finlandese ha smentito ogni tipo di contatto con la Formula 1. Una doccia fredda per chi sperava di vedere sei campioni del mondo in pista nel 2011.
Eppure, nel paddock si parlava ormai di storia quasi fatta, addirittura conoscevamo anche i primi rumors sulle possibili cifre: 4 milioni di euro più bonus per un massimo di 12 milioni all’anno. Che per uno rimasto fermo un paio d’anni, non sarebbero stati neanche male.
Steve Robertson, però, ha voluto smentire le indiscrezioni sul suo assistito, dichiarando: “La gente ha saputo della visita di Kimi alla Williams, ma non c’è più niente da dire a parte questo, nulla da segnalare”. Ovvio che la domanda puntava ad avere una conferma di discussioni su un possibile ritorno, ma il manager di Kimi ha tergiversato: “No, faremo sapere a breve quelli che saranno gli impegni futuri di Kimi nel motorsport”. Ma basterà questa smentita per fermare le voci di un ritorno? Sarà dura, per diversi motivi.
Il primo è che il ritorno di Raikkonen darebbe sicuramente nuovi stimoli alla Formula 1, oltre che alla Williams stessa.
Dal 2012, poi, il team di Grove avrà a disposizione i motori Renault ed un direttore tecnico di assoluto valore, Mike Coughlan, ex McLaren. Questo cambio al vertice porterà indubbiamente diverse novità alla squadra inglese e le cose, al momento, sembrano poter solo migliorare.
Secondo alcune voci, poi, l’arrivo di un campione del mondo nel team costringerebbe gli sponsor ad investire somme più consistenti che, unitamente all’attuale apporto di PDSVA, darebbero nuova linfa anche ai bilanci della squadra. Kimi sarebbe un vero e proprio affare. Un investimento ad alto rischio, ma che in una situazione come quella attuale è forse l’unico modo per rilanciare l’immagine ed il valore della squadra… anche in borsa!
Il vero problema sembra proprio la volontà del pilota: la visita alla factory a Grove è stata veramente fine a sè stessa? Può anche starci la storia della nuova Jaguar ibrida da ammirare, ma sembra strano che siano arrivati proprio il finnico e Adrian Sutil, quest’ultimo da settimane indicato come papabile sostituito di Barrichello. C’è qualcosa che non torna.
Nel frattempo, Raikkonen ha provato qualsiasi cosa abbia un motore: rally, nascar, indycar, endurance. Ci manca poco che si vociferi di un ritorno al mondiale kart e ha fatto l’en plein. Alla fine però, non si sa ancora in quale categoria porterà il suo bel faccino da bravo ragazzo col vizietto del gomito alto.
E se fosse solamente una trovata pubblicitaria architettata proprio dalla Williams? Risuonano ancora le parole dell’ex direttore marketing del team di Grove che, qualche giorno fa, diceva: “Allo stato attuale alla Williams si è più disperati che fiduciosi. E la fiducia diventa critica quando ci si presenta dagli sponsor in cerca di soldi”.
A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.