Gp Singapore: pagelle controcorrente!
Sebastian Vettel 10 Davvero giù il cappello. La frase è scontata, banale, come può superficialmente apparire la sua nona sinfonia in campionato. Arricchita tra l’altro dall’unicesima (!) pole. Guida in punta di dita e fa scivolare la sua Rb7 tra i muretti come se stesse su precisi binari. Quelli giusti per il bis iridato. CORRE DA SOLO
Jenson Button 9,5 Ma quanto va forte questo ragazzo qui? Dedicato a chi critica il suo mondiale 2009 parlando di doppi e tripli diffusori. JB è un pilota completo, accorto nella gestione della corsa e allo stesso tempo capace di attaccare quando meno te l’aspetti. Ancora un secondo posto dopo Monza, piazzamenti che oggigiorno valgono come vittorie. E la seconda piazza in campionato è strameritata. Ma il rinnovo con la McLaren tarda ad arrivare e lui strizza l’occhio alla Renault per un progetto a lungo termine. E la Ferrari? Dorme. SUPERBO
Mark Webber 6 La cosa migliore del week-end la fa giovedì, quando chiama “testa di c…” un povero giornalista che aveva osato domandargli perchè Vettel va più forte di lui. Poi chiede scusa, ma è una caduta di stile alquanto insolita per un signore come lui. Si vede che il ditino di Seb dà sui nervi a molti in questo periodo. Soprattutto a chi, con la stessa vettura, finisce puntualmente due categorie dietro. Sebbene sul podio. TESTA DI SECONDA GUIDA
Fernando Alonso 6,5 Inspiegabilmente santificato al sabato per una terza fila in qualifica, a Nando sfugge in gara il quarto podio di fila sul circuito che più lo esalta. La Ferrari proprio non c’è e lui deve per forza di cose adeguarsi, nonostante provi a mescolare le carte in tavola anticipando i suoi pit stop. Un quarto posto che non fa classifica e non fa morale. Va ancora fiero della sua vittoria su questo tracciato nel 2008 e questo, non ce ne vogliate, è un punto a sfavore. PIAZZATO
Felipe Massa 4 Lui ha ragione ad infuriarsi con Hamilton sia dopo le qualifiche che per il contatto in gara. Ha anche ragione quando replica ad Alonso con orgoglio circa l’autenticità agonistica del Gp del 2008. Ma su una cosa abbiamo ragione tutti noi…vabè, ci siamo capiti. E se non aveste compreso andatevi a rivedere il distacco dal team mate in qualifica. FERMO
Lewis Hamilton 2 La sensazione è che l’anglocaraibico sia fuori di testa. Temporaneamente, certo, ma anche completamente. In qualifica è oltremodo prepotente con Massa, in gara lo sperona frenando lungo in un maldestro tentativo d’attacco (rovinandogli la gara). Lewis è impacciato, nervoso, incline a commettere gesti anche pericolosi. In una sola parola: cotto. Nelle ultime dieci gare almeno la metà delle volte ha combinato disastri (Canada, Monaco, Ungheria, Spa, Singapore). E’ tanto veloce quanto irriconoscibile. La rimonta furiosa fino al quinto posto finale non può ammorbidire il giudizio, benchè sia stata spettacolare. Gli servirebbe una gara di riposo o forse una nuova avventura. Con un Button così alla McLaren sono tempi durissimi… ESAURITO
Force India 8 Sesto posto per Paul Di Resta (8), ottavo per Adrian Sutil (7). Dodici punti pesantissimi. Staccata di un bel po’ la Sauber, e se Vj Mallya puntasse a prendere in classifica la deludentissima Renault (4,5)?
Michael Schumacher 5 Jean Alesi (9) a 47 anni correrà la 500 miglia di Indianapolis. Lui, a 42, non voleva essere da meno in quanto a coraggio, e oltre alla F1 decide di conseguire seduta stante il brevetto di volo. Preso. Meno male che non si è fatto male, ma che paura (e che incoscienza)!
Nico Rosberg 7,5 In crisi di gomme, fa quel che può e chiude in settima posizione. Piazzamento onesto che gli permette di respirare un po’ nel confronto interno (e difficile negli ultimi Gp) con Schumi.
Sergio Perez 7 Tiene alto l’onore della Sauber conquistando un punticino. Più salutare a livello personale che per la classifica di Hinwill. Si traveste anche da ottima pista di decollo per la Mercedes di Schumacher.
Kamui Kobayashi 5 Brutto botto in qualifica e gara opaca. Il giapponese dalle strategie originali e dai sorpassi funambolici è il grande assente delle ultime gare. Deve darsi una mossa. Dai Koba…
Jaime Alguersuari 5 Certo che tirare per sessanta giri e andare a muro a pochi metri dal traguardo è un’impresa di alto livello. GUINNESS
Ferrari 4 Basta! La 150° Italia dovrebbero studiarla al Cern, altro che neutrini. Come è possibile che una vettura più diventa leggera durante il Gp e meno va forte (rispetto ai rivali)? Troppo, ma davvero troppo, gentile con le gomme. Dolce e morbida a tal punto da non far lavorare bene le mescole a serbatoi vuoti. Nemmeno se si tratta delle amiche soft e super soft.
McLaren 7,5 Recita da molte gare la parte della “bella che non balla”. Regge a fatica il confronto con i bibitari eppure è (ancora, sempre?) lì. Riuscendo a far tremare Vettel negli ultimi giri. Non male.
Gp Singapore 4,5 Di gran lunga la gara più brutta dell’anno. Ai limiti dell’inguardabile. Per le emozioni, quasi nulle, per il tracciato insignificante e per la cornice. Moda, tecnologia, glamour? Macchè un tracciato fosforescente che si staglia claustrofobico in un orizzonte tetro di buio totale. PENOSO
Il fuso orario dei piloti 8 Temerari fino all’inverosimile, i piloti hanno mantenuto gli orari europei. Colazione alle 14 di pomeriggio, cena alle 4 del mattino. A letto quando spunta il sole…
L’urina di Alonso 9 Lo spagnolo dopo le qualifiche si blocca all’antidoping, narrano, per ore. Con buona pace di conferenze stampa e briefing tecnici. Alla fine, a quanto pare, ce l’ha fatta…
Ivan Capelli 2 “Jarno Trulli ha fatto una gran prima parte di gara, l’italiano è partito con gomme soft e molta benzina a bordo”. Si Ivan, i bei tempi in cui si giocava col carico di carburante. Peccato che più che amarcord sia stata un gran bella gaffe in diretta, ora che i rifornimenti non ci sono più.