Un podio chiude il weekend storto in Ferrari
Una gara difficile per la Ferrari in quel dell’Hungaroring. Ci si aspettava una prestazione più incisiva da parte dei due piloti, nonostante le ben note difficoltà con la gestione degli pneumatici a basse temperature. Se guardiamo solamente al risultato finale, Alonso conquista il quarto podio consecutivo e porta altri punti buoni alla sua classifica.
Peccato, però, che durante i settanta giri di gara alle due Rosse di Maranello è successo di tutto e di più. Fin dalla partenza, lo scatto dei due piloti in rosso non è stato eccezionale. Alonso non è certo il tipo da perdersi d’animo e non tira giù il piede, saltando di forza davanti a Rosberg, autore invece di uno scatto positivo al via. L’allegria dura poco, perché Fernando và lungo alla seconda curva e torna dietro, bisogna fare il bis ma lo spagnolo ci metterà qualche giro di troppo, perdendo tempo prezioso dalla testa del gruppo.
Se c’è da tirare al limite, Fernando non si tira indietro. E l’aveva anche detto alcuni giorni fa, affermando che avrebbe rischiato sempre e comunque, anche a costo di commettere errori. Promessa mantenuta, anche per quanto riguarda l’errore che, questa volta, è anche arrivato al punto cruciale della gara: giro 54, l’asturiano aveva gomme più fresce di Button e Vettel che avevano cambiato sette tornate prima di lui, lì avrebbe potuto tirare per cercare il colpaccio. Ma due cose sono andate storte; uno, la strategia Ferrari: durante il terzo pitstop, al muretto decidono di montare le supersoft che però si degradano repentinamente, costringendo l’asturiano alla quarta sosta anticipata, dove ha poi montato le yelow soft. Due, il testacoda di Alonso nel tentativo di limare decimi nel terzo settore, unito ad altre sbavature. La vittoria forse non era alla portata, ma piazzare le ruote davanti a Vettel poteva essere un obiettivo possibile.
L’ analisi della gara di Fernando è comunque lucida: “In partenza non siamo scattati bene e nei successivi trenta giri sono rimasto dietro le Mercedes e Webber, è stata dura recuperare. Poi sono riuscito a spingere ed ero anche veloce, ma non è stato semplice. La macchina è migliorata molto e stiamo combattendo con costanza per il podio”. Il vero problema che ha negato la vittoria alla Ferrari? Lo stesso della Germania: la tiepida estate! Fernando conferma tale supposizione: “Luglio non è stato un mese caldo, noi amiamo le alte temperature, speriamo che agosto e settembre possa essere migliore per noi. E’ stato comunque un mese fantastico, sono andato a podio e la squadra ha fatto un evidente passo in avanti”.
Anche Massa ha sofferto parecchio la questione basse temperature, ma è ancora troppo lontano se paragonato a quello che riesce a fare con la stessa vettura il suo team mate. Il ragazzo si impegna, ma potrebbe fare notevolmente di più: ha passato le libere a lambire le barriere di protezione e, gira e rigira, alla fine ci è pure finito contro danneggiando parte dell’ala posteriore. Sicuramente quel particolare ha influito negativamente sulla sua prestazione, ma viene da chiedersi quanto, visto che al termine della corsa ha anche ottenuto il giro più veloce.
Sesta posizione finale e nulla di più. L’invidia dei tifosi ferraristi verso quelli McLaren può avere motivo d’esistere: mentre a Woking entrambi i piloti sono in grado di vincere, a Maranello appare sempre più improbabile avere un Massa redivivo a tenere testa agli altri quando, per un motivo o per un altro, il compagno fallisce. Per fortuna, Alonso sembra avere le spalle larghe…