Tombazis: “Nel 2012 una Ferrari molto diversa”

Déjà vu! Giusto un anno fa, l’allora direttore tecnico del Cavallino, Aldo Costa, disse che la vettura del 2011 sarebbe stata innovativa ed al limite nell’interpretazione del regolamento, per poi disilludere le attese presentando una monoposto molto conservativa. Il resto è storia, ma ora che la Rossa sta rimontando tecnicamente sugli avversari diretti, pare che la dirigenza tecnica abbia imparato la lezione.

E’ quello che si apprende dalle parole di Nikolas Tombazis, capo progettista Ferrari che firmerà  la vettura 2012. In una intervista rilasciata ad Autosport, il tecnico greco illustra come la Rossa ha reagito nello sviluppo della vettura e spiega i piani della squadra del prossimo anno.

D: Può darci un’idea sulle aree in cui vi siete concentrati per migliorare la vettura, nel tentativo di superare la Red Bull Racing?

Nikolas Tombazis: “Prima di tutto, abbiamo fatto alcuni miglioramenti nel campo dei gas di scarico. Crediamo che ci sia ancora molto margine di miglioramento e, dopo vari chiarimenti sulle interpretazioni delle regole, abbiamo una visione leggermente più chiara su cosa possiamo fare nelle prossime gare per migliorare quella zona. Come abbiamo visto, c’è un po’ di prestazione lì.

Oltre a questo, per la Germania, abbiamo avuto un condotto freni posteriore nuovo e anche una nuova ala posteriore su cui continueremo a lavorare perché, grazie al DRS, questo elemento ha un certo margine di miglioramento. Abbiamo anche un programma piuttosto corposo per l’ala anteriore, che miglioreremo nelle prossime gare”.

D: Che impatto hanno avuto gli aggiornamenti della galleria del vento sul vostro programma?

NT: “Abbiamo avuto un problema ormai noto in galleria del vento nella prima parte dell’anno che ci ha dato alcune brutte sorprese, ma mi affretto ad aggiungere che non era l’unico motivo per cui eravamo dietro,  c’erano altre ragioni che non mi piace usare come scusante. Abbiamo capito alcuni di questi problemi e stiamo procedendo con una serie di aggiornamenti per migliorare il passo. Devo dire che le monoposto di F1 moderne hanno interazioni tra vortici e scie estremamente sensibili, basta spostare qualcosa di qualche centrimetro e possono completamente variare le caratteristiche di una monoposto”.

D: Abbiamo visto foto di diverse auto che hanno usato un assetto picchiato simile a quello della Red Bull per cercare di avere l’ala anteriore più vicina al suolo. E’ qualcosa a cui avete già guardato?

NT: “Penso che se si guarda attentamente la nostra macchina, si vedrà che a volte anche noi giochiamo con questi parametri. Ci sono condizioni in cui sarà un vantaggio avere un assetto più picchiato sulla monoposto”.

D: E’ felice che le mappature del motore siano tornate alle specifiche di Valencia?

NT: “Potremmo passare buona parte della serata a discutere. Rispetto a Valencia e Silverstone, è chiaro chi si è avvantaggiato e chi no, ma ora abbiamo un’indicatore di ciò che dobbiamo fare. E’ un bene avere chiarezza adesso”.

D: Con il divieto degli scarichi soffiati per la prossima stagione e il ritorno agli scarichi alti, quante risorse investirete in questa zona da qui alla fine dell’anno?

NT: “Ovviamente, non lavoreremo solo in quella zona. Quella degli scarichi è un’area dove si può guadagnare e dunque la utilizzeremo perché vogliamo vincere delle gare. La ricerca non è ovviamente applicabile per la vettura del prossimo anno, ma stiamo contestualmente lavorando su alcuni elementi che potremo riversare nella nuova vettura”.

D: C’è un margine di miglioramento sufficiente per combattere contro McLaren e Red Bull?

NT: “Penso che a Silverstone abbiamo avuto l’indicazione di un miglioramento delle prestazioni, così come al Nurburgring che qualche mese indietro, era considerata una pista sfavorevole per noi. Gli sviluppi che abbiamo in cantiere per le prossime gare, dovrebbero permetterci di lottare al vertice”.

D: La vettura del 2012 sarà un’evoluzione di questa o sarà realizzata partendo dal classifico foglio bianco?

NT: “Nessuno dei due. Abbiamo adottato un approccio diverso e ci sono aree della vettura che cambieranno in modo sostanziale. A questo proposito, avremo un cambiamento più grande rispetto agli anni precedenti e, francamente, abbiamo bisogno di farl. Nella F1 moderna non si inizia mai con un foglio bianco e buttare il resto nel cestino. Hai sempre in mano delle cose che hai imparato negli anni precedenti e bisogna applicarle. Penso che se si guardano tutte le vetture in pitlane, ognuna ha un punto di forza da cui imparare, anche da chi è più lento. Credo che il cambiamento per il 2012 sarà molto grande”.

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