Alonso: “Ferrari, sorprendimi in qualifica”
Piloti Ferrari belli carichi in vista del Gp d’Ungheria. Per entrambi Budapest è una tappa importante e significativa.
Per Alonso l’Hungaroring è il teatro della prima vittoria in F1, nell’ormai lontano 2003. Otto anni dopo l’asturiano è chiamato a confermare i progressi della sua Ferrari.
Sarebbe necessario però un ulteriore passo avanti, specialmente sul giro secco: “E’ ormai da un paio di mesi che la nostra macchina è cresciuta come competitività e ciò ci permette di lottare costantemente per le posizioni sul podio. Abbiamo recuperato tanto rispetto alla primissima parte del campionato in termini di prestazione ma dobbiamo fare ancora un passo avanti, l’ho già detto tante volte. Soprattutto in qualifica ci manca ancora qualcosa: è vero che in gara riusciamo a recuperare ma non sempre si possono guadagnare due posti rispetto alla posizione in griglia com’è accaduto a Monaco, Valencia, Silverstone e Nürburgring. All’Hungaroring dovremmo avere condizioni meteorologiche più consone alla stagione estiva: meno male, perché non se ne poteva più dell’umido e del freddo che abbiamo avuto in Inghilterra e in Germania! E non lo dico soltanto per me ma anche per la nostra macchina: sicuramente temperature più elevate dei 13 °C che abbiamo avuto domenica scorsa sono le benvenute. So che il Gran Premio d’Ungheria rappresenta un appuntamento particolare per la Scuderia, che su quel tracciato ha vissuto momenti bellissimi e altri drammatici, come il 2009 quando Felipe rimase ferito in quell’assurdo impatto con la molla persa dalla Brawn di Rubens. Anche per me Budapest significa qualcosa di speciale perché fu proprio in questa gara che conquistai nel 2003 la mia prima vittoria in Formula 1. Fu una giornata di forti emozioni che rimarranno sempre nella mia memoria.”
Lo spagnolo spera in un bel regalo di compleanno da parte del team, magari proprio qualche decimo da limare in qualifica: “Così come l’anno scorso, anche nel 2011 festeggerò il mio compleanno in pista con la Scuderia. Venerdì prossimo compirò trent’anni: chissà se qualcuno mi farà una sorpresa…”
Gran Premio importante anche per Felipe, dal quale i tifosi si aspettano sempre una zampata, un graffio. Già correre questo Gp però è una mezza vittoria.
Proprio su questa pista infatti, nel 2009, la sorte ha teso il più classico degli sgambetti al pilota di San Paolo. Una molla impazzita schizzata dalla Brawn Gp di Barrichello e la carriera (se non la vita) di Felipe legata a un filo.
Altro che il dado della ruota del Ring. Erano i dadi del destino. Il pilota Massa è concentrato sulle novità della vettura, l’uomo non dimenticherà mai quei giorni: “Il programma di sviluppo della vettura sta andando avanti e dovremo avere ancora qualche piccola novità in Ungheria, che speriamo ci faccia andare ancora più forte. Di solito all’Hungaroring si assiste sempre a gare con le macchine in fila una dietro l’altra ma quest’anno credo che avremo qualche sorpasso in più. E’ vero, il rettilineo principale non è molto lungo ma penso che la combinazione fra il DRS e un elevato degrado degli pneumatici possano facilitare il compito quando ci si troverà dietro una vettura più lenta. Penso che gli spettatori avranno modo di divertirsi, anche perché si potrebbe assistere a scelte strategiche diverse dal solito. Dopo quello che accadde due anni fa, Budapest e il popolo ungherese sono diventati una parte speciale della mia storia personale. Anche quest’anno incontrerò i dottori che mi soccorsero e mi curarono dopo l’incidente, sia in pista che in ospedale. Da allora ho guadagnato tanti tifosi in più: probabilmente perché ho trascorso del tempo in città e la mia vicenda fu vissuta molto intensamente dagli appassionati. Essere riuscito a recuperare al 100% è stata una vittoria per me e lo è diventata anche per chi ha vissuto insieme a me quei giorni”.
Fernando e Felipe, storie diverse, ma entrambi hanno qualcosa in più da dare nel catino Ungherese. E se è vero che le motivazioni hanno il loro peso…