Webber: “Possibile il rinnovo di contratto per il 2012”
Il grande capo della Red Bull, Dietrich Mateschitz, si è detto ieri sicuro di vedere ancora Mark Webber in scuderia per il 2012 nonostante ciò che è accaduto nel corso del Gran Premio d’Inghilterra.
L’imprenditore austriaco, che già nel finale di stagione 2010 si era espresso contrario ai giochi di squadra (“è meglio arrivare secondi in campionato piuttosto che vincere con ordini di scuderia”) e si è sempre pronunciato in termini di parità di opportunità, ha deciso quindi di difendere l’australiano Webber sulle colonne di Autosport sostenendo che “Non è un problema, Sebastian ha realizzato che Alonso aveva ormai preso il largo davanti a lui e che non poteva più raggiungerlo, così ha abbassato il ritmo: e questo ha permesso a Mark di avvicinarsi. Non sarebbe un buon pilota se non avesse attaccato Sebastian nel tentativo di guadagnare una posizione”.
Ha dunque concluso sostenendo che “Mark Webber firmerà di nuovo con noi”, sottolineando che il pilota è popolare all’interno della squadra, si sente a suo agio nella scuderia e non non avrebbe opzioni alternative migliori sul mercato, così come la scuderia Red Bull non avrebbe migliori opzioni in termini di altri piloti veloci.
Proprio oggi, all’indomani di queste dichiarazioni firmate Mateschitz, arriva puntuale la risposta di Mark Webber:”La squadra ed io stiamo discutendo riguardo ad un prolungamento del contratto con Red Bull nel 2012, ed è positivo. Quello che è successo domenica non cambia niente”. ha dichiarato il pilota alla BBC.
“Christian Horner ed io abbiamo avuto una discussione dopo la gara. E’ stata una situazione particolare, ma mi sento a posto riguardo ciò che ho fatto“, aggiunge con convinzione, “In situazioni come quella di domenica, si è preda di emozioni contrastanti: da un lato vuoi migliorare la tua posizione e sorpassare il pilota davanti, chiunque esso sia. Gestire poi in questa situazione la richiesta di mantenere la posizione non è ciò che mi aspettavo in quel momento di bagarre, se avessi frenato mantenendo il distacco di 3 secondi come mi è stato richiesto – nonostante sapevo di stare andando contro le aspettative del team – mi avrebbe reso molto più difficile dormire dopo la gara.”
La situazione contrattuale del pilota sembra dunque delinearsi maggiormente giorno dopo giorno, anche se i toni polemici, nelle parole dell’australiano, sembrano tutt’altro che smorzati…