Alonso: “Stiamo calmi, a Silverstone sarà dura”
Il podio nella sua Spagna lo ha rigenerato; Fernando Alonso voleva sfatare il tabù Valencia, dove non era mai salito sul podio, e ci è riuscito nel migliore dei modi. Con una prestazione monstre, quasi di altri tempi, una gara tirata e sudata degna di epoche nelle quali il pilota contava più della macchina, ci metteva qualcosa di suo con la guida e con il talento.
Quello che ci ha messo Nando quando ha rotto gli indugi e ha sverniciato l’incredulo Mark Webber; “Che soddisfazione superare la Red Bull davanti al mio pubblico” ha affermato l’asturiano.
Alonso ha restituito al team entusiasmo e motivazioni e ha confermato, sul suo blog, che la vittoria non è poi così lontana: “Noi dobbiamo continuare a lavorare, migliorare la macchina e sono convinto che la vittoria arriverà. Quando? Non ho la sfera di cristallo per poterlo affermare con certezza”.
Vincere quanto prima un Gp per sfatare lo spettro degli “zero tituli”, che mal si addice a una Scuderia come la Ferrari. Questa stagione deve finire in crescendo, a testa alta. Nessuna resa incondizionata allo strapotere Red Bull. Difficile, certo, ma su certe piste dove conta di meno l’aerodinamica la 150° Italia ha dimostrato di poter dire la sua.
La vettura è migliorata, e anche tanto, anche se per il pilota di Oviedo il gap in efficienza aerodinamica con la Red Bull è ancora troppo ampio per pensare a un ribaltone già a Silverstone: “Siamo in crescita, come si è visto nelle ultime tre gare, ma ora dobbiamo confermare i progressi visti a Monaco, Montreal e Valencia anche su una pista dalle caratteristiche profondamente diverse, che si adatta sicuramente di più ai nostri avversari principali. A Silverstone ci vuole tanta efficienza aerodinamica ed è questa l’area su cui noi siamo in più indietro. Avremo delle novità ma da qui a dire che avremo recuperato il distacco… Magari! Dobbiamo essere realisti e sapere che non è possibile che in meno di due mesi – questo il tempo trascorso dalla gara di Barcellona – si sia recuperato quel distacco che avevamo accusato sul Circuit de Catalunya: non era un giro – quello era stato frutto dello svolgimento della gara – ma non era certamente quello che abbiamo visto nelle ultime gare”.
Realismo quindi. Su certi tracciati si soffre e Silverstone rientra tra questi. Impossibile recuperare il distacco di Barcellona in meno di due mesi. Piedi saldamente piantati per terra, insomma, per un Alonso che non vuole illudere i tifosi e forse neanche sè stesso. Lui che ferocemente ha criticato chi crea aspettative sulla Ferrari, più precisamente su questa Ferrari targata 2011.
Per onestà però lo spagnolo non cerca alibi nel fattore gomme: “La Pirelli ha fatto la sua scelta, ma non si può criticare. Gli pneumatici portati sono uguali per tutte le scuderie, sta a noi dimostrare di saper utlizzare al meglio anche le hard”.
Giusto e chissà che questo non possa accadere con le tanto attese modifiche all’aerodinamica e al disegno delle sospensioni posteriori. Prudenza si ma anche speranza che, si sa, è l’ultima a morire…