Alonso trascina la Ferrari: fantastico secondo
La gioia sul podio è immensa, lo champagne e gli abbracci quasi solo per lui. Fernando Alonso ottiene a Valencia quel podio davanti alla sua gente che tanto sognava e che era sfumato in modo bruciante a Barcellona. Matador nel parco chiuso è carico come una molla, fosse per lui correrebbe già un altro Gp.
Tutta la rabbia e l’amarezza del post qualifiche è stata trasformata dal pilota di Oviedo in un furore agonistico di altri tempi. Indiavolato e perfetto nella guida, Alonso ha realizzato una piccola impresa riuscendo a frapporsi fra le due Red Bull su una pista dove le lattine blu sembravano poter fare il bello e il cattivo tempo.
Un dominio contrastato sin dalle prime tornate, con le Ferrari agganciate agli scarichi dei bibitari e con Fernando in splendida forma. Vettel ha sudato più del solito per guadagnare lo spazio vitale necessario a vincere il Gran Premio, cosa che sulla distanza gli è riuscita. Ma se battere il dominatore del mondiale era pressochè impossibile, molto difficile sembrava inizialmente anche poter avere la meglio sull’altra Red Bull, quella di Webber. Invece, con una 150° Italia particolarmente in palla, Alonso è riuscito prima a superare in pista la vettura di Webber e poi a rispondere con un ritmo bestiale e con un’accorta strategia al ritorno dell’australiano.
In un duello lungo cinquantasette tornate con un triplice scambio di posizione, è venuta fuori tutta la classe del pilota della Ferrari. L’asturiano si è districato a meraviglia nel claustrofobico catino valenciano, interpretando in modo esemplare un circuito moderno e spigoloso, tutto curve e muri di cemento. A due passi spiaggia, mare e yacht. Il glamour che porta bene alla Ferrari, che a Valencia bissa il secondo posto di Montecarlo, finora il miglior risultato stagionale.
Comprensibile, quindi, la soddisfazione del pilota spagnolo: “E’ stata una gara davvero interessante, per noi e per gli spettatori. La battaglia con Webber è stata lunga, fin dalla partenza ho provato a stargli vicino, a superarlo. Dopo il primo stop ci sono riuscito, però lui mi ha risuperato al pit stop. Il team però ha adottato un’ottima strategia; prima dell’ultima sosta sono stato fuori due giri in più con le soft, e sono riuscito a passarlo di nuovo. Quindi tanti cambi di posizione tra noi e credo che alla fine il secondo posto sia davvero il massimo. Trovarmi tra le due Red Bull è un grande risultato, anche a Monaco siamo arrivati secondi e forse qui ci siamo ripresi quello che è mancato in Canada, dove eravamo anche più forti. Davvero un ottimo fine settimana con due macchine in top five, nelle prossime gare proveremo ad avvicinarci ancora di più alla Red Bull”.
La giornata positiva del Cavallino l’ha chiusa Felipe Massa, quinto al traguardo. Il pilota brasiliano poteva anche chiudere quarto, se non avesse patito un piccolo problemino con la ruota posteriore sinistra che gli ha fatto perdere preziosi secondi ai box. Massa ha duellato per la quarta piazza con Hamilton, adottando una strategia completamente opposta a quella dell’anglocaraibico.
Il paulista, sebbene non come il team mate, è sembrato veloce e competitivo. Un pilota in netta ripresa che ha commentato così il suo piazzamento: “E’ stata una bella gara, siamo rimasti più tempo in pista con le option perchè preoccupati dal rendimento delle medie sulla nostra auto. Tutto sommato abbiamo mantenuto un ottimo passo con le morbide. Peccato per gli otto secondi del pit stop che mi hanno tolto la possibilità di lottare con Hamilton. Eravamo in grado di arrivargli davanti; l’obiettivo era finire con entrambe le vetture davanti alle McLaren, ma il quinto posto non è male. Speriamo che a Silverstone ci sia almeno la gomma morbida, per noi sarebbe meglio”.
Felicità anche per il team principal Stefano Domenicali: “Ottimo risultato, è stata una bella gara da parte nostra. Abbiamo spinto molto tra tutti questi muri, con tutto questo traffico…una domenica intensa. E sono felice per il risultato, non è stato facile..”
La Ferrari adesso deve affrontare lo scoglio Silverstone, che per caratteristiche del tracciato e per le gomme da utilizzare sarà verosimilmente una delle prove più dure per la 150° Italia. Non c’è ottimismo ma aleggia una moderata fiducia. Che un secondo posto così contribuisce a rafforzare; perchè è vero che la piazza d’onore non è una vittoria ma va ricordato che Valencia non è nè Montecarlo nè Montreal.
Lo ha dichiarato Fernando Alonso e lo ha ribadito il suo ingegnere di pista, Andrea Stella: “Un risultato davvero significativo e importante per il team considerando che qui non eravamo certo competitivi come in Canada. Stiamo migliorando grazie al lavoro di tutti e a Silverstone porteremo degli sviluppi per provare a infastidire le Red Bull”.
Il pugno al cielo che Fernando ha alzato dall’abitacolo della sua vettura per festeggiare una gara fantastica vuole presto diventare un urlo di gioia per la prima vittoria. Un urlo liberatorio che manca da troppo tempo, ma la strada imboccata sembra essere finalmente quella giusta…