Hamilton tra test Nascar e fedeltà alla McLaren
Qualche giorno di riposo, per ricaricare le batterie e scacciare via i brutti pensieri dopo due gare da dimenticare. Lewis Hamilton si rilassa come piace a lui, guidando. Nella fattispecie saggiando la brutale potenza delle Stock Car a stelle strisce.
A Watkins Glen, circuito tristemente famoso al mondo della F1 per essere stato il teatro della scomparsa di François Cevert, il pilota anglocaraibico ha guidato la Chevy Impala di Tony Stewart, due volte vincitore della Nascar Series.
Lo stesso Tony Stewart, campione stimato e amatissimo negli Usa, ha avuto l’onore di guidare la McLaren, sebbene quella di tre anni fa. Uno scambio del posto di lavoro tra i più interessanti nel mondo delle quattro ruote. Chiedere ad esempio a Juan Pablo Montoya, bravo pilota capace di vincere in F1 ben sette gare tra cui Montecarlo e Monza ma che in quattro anni di Nascar ha vinto soltanto due gare. Le Stock Car sono una categoria a sè, dura e spettacolare. Più tecnologica e competitiva di quello che si può immaginare.
Categoria che ha già stregato Lewis. Nella quale, siamo sicuri, farebbe faville e magari a sportellate con Kimi Raikkonen, ex iridato di F1 che proprio in questo periodo si sta avvicinando alla National Association for Stock Car Auto Racing. Hamilton dal canto suo non esclude un futuro in America, anzi: “Io in Nascar? Adesso è presto. Magari un giorno…quando avrò raggiunto tutti i miei obiettivi in F1”
Questo test, d’altronde, è stato un semplice svago. Ognuno si rilassa a modo suo; Sebastian Vettel si è allenato a calcio con i New York Red Bull del campiossimo Thierry Henry, Hamilton ha deciso di andare giù di gas. La qual cosa, conoscendolo, non stupisce per niente.
L’obiettivo primario resta vincere in Formula 1, e in tanti ultimamente pensano che questo avverrà lontano dalla McLaren. Alla stratosferica Red Bull, che corteggia già da un po’ di tempo l’inglese. O alla Ferrari; nota è infatti la stima che nutre il team principal Stefano Domenicali nei confronti di Lewis. Ma è lo stesso alfiere di Woking che ci tiene a spegnere sul nascere i numerosi rumors sul suo futuro.
Ecco quanto dichiarato da Hamilton: “Siamo l’unica squadra ad aver vinto quest’anno oltre la Red Bull: non vedo perché dovrei andare via. Dispongo di una monoposto fra le più competitive. Io conosco tutti i manager, tutti i team principal e tantissime persone in tutte le squadre. Ho un buon rapporto anche con Stefano Domenicali e Norbert Haug, con cui parlo spesso. Naturalmente mi capita di parlare anche con Chris Horner: quando stavo passando dalla Formula 3000 alla Gp2 ebbi un meeting con lui, che guidava il team Red Bull. Insomma, conosco tutti e durante il weekend parlo con chi mi capita. Ma lo ribadisco non mi muovo dalla McLaren. I fatti dicono che siamo l’unica squadra capace di vincere sempre. Finché la situazione rimarrà questa non ci sarà motivo per andarsene”.
Insomma: amico di tanti ma cavaliere di una sola dama, d’argento…