Montreal amara per la Ferrari: “Tutto storto”
Doveva essere il Gp della riscossa e i presupposti sembravano esserci davvero tutti: una vettura finalmente performante in ogni condizione d’asfalto e un’ottima posizione di partenza. La Ferrari, però, esce da Montreal con le ossa a pezzi; la salva il sesto posto al fotofinish di Felipe Massa. Poca roba, se consideriamo che si tratta del peggior risultato stagionale del team.
Proprio nel week end in cui, cronometro alla mano, la Scuderia di Maranello era tornata “grande”. Una vera beffa, frutto di sfortuna ed errori. La sensazione è che la Ferrari abbia sciupato una grande occasione qui in Canada, in un anno nel quale opportunità così andrebbero prese al volo.
Una debacle che in gare bagnate assume i contorni del classico deja vù quando si parla di Ferrari. Non è la prima volta che in Gp caratterizzati da saefety car, pioggia e confusione, Maranello si fa trascinare dagli eventi lasciando agli altri allori e copertine delle prime pagine.
L’errore, grave, che si può imputare alla squadra è azzardare le intermedie sulla vettura di Alonso quando il cielo era più nero che plumbeo. “Parlare dopo è fin troppo facile” si difende Stefano Domenicali. Vero, ma quella della Ferrari è sembrata una scelta frettolosa e fin troppo aggressiva, che ha finito per pregiudicare la corsa dell’asturiano. Alonso alla seconda partenza si è ritrovato ottavo e, soprattutto, nervoso per aver sciupato con un pit stop sbagliato la prima fila delle qualifiche.
Dopo la ripartenza, nel passaggio dalle extreme wet alle intermedie, Fernando è costretto ad accodarsi a Massa in pit-lane. Quella della “coda dal benzinaio” è una scena già vista troppe volte in casa Ferrari. Opzione che non ha mai pagato, neanche stavolta. Alonso, smanioso di rimontare, sorpassa di prepotenza Button alla curva tre, ma l’inglese lo tocca da dietro mandandolo in testacoda. Lo spagnolo, costretto al ritiro, dice addio alla compagnia sul più bello, senza poter approfittare dell’ottimo potenziale della vettura. Uno zero in casella che brucia più di altre volte.
Fernando Alonso: “Io e Jenson siamo usciti vicini dalla pit lane, l’ho passato ma ci siamo toccati, è stato un normale incidente di gara. Purtroppo è stato un Gp da dimenticare, siamo stati molto sfortunati oggi. Basti pensare che avevamo una gran macchina sull’asciutto e domenica, puntualmente, ha piovuto! Anche a Felipe poteva andare a podio e gli è andata male per la sfortuna. Appena ha montato le supersoft ha dovuto sfilare un doppiato fuori traiettoria. E’ davvero andato tutto storto, non sono sensazioni, lo dicono i fatti. A Valencia vogliamo lottare per il podio, su un circuito con curve lente e abbastanza atipico”.
Felipe Massa, almeno, ha concluso in zona punti, conquistandone otto. Bello il sorpasso a Kobayashi sotto la bandiera a scacchi. Un sesto posto che però è soltanto una magra consolazione. Il brasiliano aveva ottime chance di finire a podio. Una prova convincente quella di Felipe, rovinata però da un’inopportuna toccata a muro.
Con le morbide appena montate Massa, per doppiare una Hrt, esce di traiettoria e prende il bagnato, la macchina ingovernabile si stampa di muso contro il muro. Difficile attribuire tutta la colpa dell’accaduto al brasiliano, ma in quel frangente, con l’asfalto che era un trappola, bastava un pizzico di attenzione in più. La rimonta finale dal dodicesimo al sesto posto è un palliativo che lascia l’amaro in bocca.
Felipe Massa: “Non è un sesto posto che mi possa soddisfare, visto il potenziale che avevamo a disposizione. Le mie chance di finire sul podio e, visto come sono andate le cose, di lottare per la vittoria sono svanite nel doppiaggio di Karthikeyan: lui andava molto piano sulla parte asciutta della pista ma poi, quando lo stavo superando passando sul bagnato, ha riaccelerato e io ho perso il controllo della vettura finendo contro il muro. Grazie alla successiva safety-car sono riuscito a riaccordarmi al gruppo e poi, nel finale, ho sorpassato diverse macchine fino a risalire alla sesta posizione. Sono arrabbiato, inutile negarlo. Abbiamo fatto una buona qualifica ed eravamo nei primi tre fino alla bandiera rossa. Poi è successo quello che è successo e tutto è sfumato. Sono contento di come si è comportata la macchina, sia con le gomme da bagnato estremo che con quelle da asciutto mentre con le intermedie ero un po’ più in difficoltà. Ora andiamo a Valencia, una pista dove potremo essere competitivi, visto che ha delle caratteristiche abbastanza simili a questa. Avremo le gomme medie, che abbiamo provato venerdì scorso: vedremo che tipo di aderenza offriranno.”
Pat Fry (direttore tecnico): “E’ stata una gara a dir poco caotica, in cui non abbiamo raccolto quanto era nelle nostre possibilità. Gli eventi non ci sono stati certamente favorevoli, a cominciare dalle condizioni meteorologiche: oggi, considerato anche quello che si era visto in qualifica, potevamo lottare per la vittoria anche sull’asciutto. Nella prima parte della gara i piloti sentivano la macchina in maniera diversa: per Fernando le intermedie erano più veloci e da qui era scaturita la scelta di farlo rientrare per montarle. Poi è iniziato a piovere con forza ed è arrivata la bandiera rossa. E’ stata una lotteria e non sono usciti i nostri numeri, questo è un fatto indiscutibile…”