Orgoglio Ferrari: Alonso secondo a Monaco
“Poteva succedere di tutto” mastica amaro, in conferenza stampa, il trascinatore della Rossa. Fernando Alonso chiude il Gp di Monaco al secondo posto, negli scarichi della Red Bull di Vettel. E per poco non sfiora il colpaccio.
Non può provarci fino in fondo, per colpa della red flag e di quella ripartenza che permette a Vettel di respirare, di cambiare gomme e involarsi verso l’ennesimo trionfo. I giri finali sono una passerella che non rende onore a quella che è stata una gara tremendamente bella ed emozionante.
La multi collisione alle Piscine del giro settantadue segna la fine dei sogni di Fernando Alonso e di una Ferrari che a Montecarlo ha tenuto testa alle migliori. E’ un rosso splendente, stavolta, quello che si ammira tra i murettti guidati del Principato. Tonica e indiavolata, la 150° Italia spaventa la regina Red Bull e la nobile McLaren, autoinvitandosi al “gran ballo” domenicale dopo i provini brillantemente superati nelle sessioni di libere. Performance che si sono rivelate tutt’altro che un bluff.
La Rossa è stata magistralmente condotta per tutto il fine settimana da un pilota che è sempre più amato dai tifosi. Perchè dotato di una classe e di una generosità che,a tratti, emozionano. Alonso in questo periodo è scatenato, l’avevamo notato in Spagna e lo confermiamo oggi. Veloce, aggressivo, un lottatore irriducibile. A Montecarlo ha provato in tutti i modi a interrompere in pista lo strapotere dei bibitari.
Fernando ha approfittato del momento migliore per effettuare la seconda sosta, montare (ancora) le “prime” con l’obiettivo di tirare fino alla fine. E via a rincorrere Vettel in difficoltà che, perso il momento buono per entrare ai box, continuava a girare sugli stessi pneumatici da quaranta giri. A dieci tornate dalla fine sembrava una corsa di altri tempi, con tre piloti nel giro di un secondo pronti a giocarsi il gradino più alto del podio.
E l’attacco a Vettel era già pianificato: “Avevo già deciso di attaccare Sebastian negli ultimi giri. Sapevo che lui aveva le gomme finite ed ero pronto per il sorpasso. Nonostante i rischi di collisione ci avrei provato. Io non avevo nulla da perdere, non sono il leader del mondiale e mi stavo giocando la vittoria”.
L’attacco non è arrivato, e nemmeno la bagarre con Jenson Button. Ad Alonso resta però un’ottimo piazzamento, che il pilota asturiano accoglie con soddisfazione: “Grazie alla prima neutralizzazione ci siamo avvantaggiati su Jenson, per colpa della seconda forse abbiamo perso la gara ma sono estremamente felice per il risultato odierno. Un secondo posto importante per il team e se vediamo il distacco di oggi sul traguardo rispetto a quello di Barcellona non si può che essere soddisfatti”.
Ferrari che, come spesso capita negli ultimi tempi, ancora una volta marca punti con un solo pilota. Felipe Massa è costretto al ritiro dopo una rude battaglia con Lewis Hamilton al tornantino Loews. Alettone anteriore danneggiato e conseguente incidente nel Tunnel che pone fine a una prova fin lì convincente. Il brasiliano, con una strategia impostata su stint lunghi, poteva chiudere nei primi cinque.
La delusione per lui, è tanta: “Lewis mi ha provato a passare in un punto impossibile. Alla Loews non si può passare e per colpa sua ho toccato Webber. Ho affrontato il tunnel con l’ala anteriore danneggiata e ho preso lo sporco. Ma è tutta una conseguenza dell’azione di Hamilton”.
Massa abbandanona i box prima della fine della gara, tocca ad Alonso festeggiare con i meccanici e ricevere i giusti onori per l’ennesima prova straordinaria…