“All in” vincente di Vettel, sempre più solo al comando
Chi è abituato a giocare al texas hold em, diffusissimo negli ultimi anni anche tra i piloti di F1, sa benissimo che quando si va “all in”, ossia si punta tutto quel che si ha, ci si mette completamente nelle mani della dea bendata. Non basta avere delle buone carte, anzi, forse conta ben poco, visto che è la fortuna a decidere chi premiare. E così capita di vedere una fantastica coppia d’assi “umiliata” da una banale coppia di 8 che si trasforma in un tris vincente sul river; praticamente la dimostrazione palese che nella vita non basta essere solo bravi per vincere, ma c’è anche assoluto bisogno della fortuna.
La coppia d’assi, oggi, ce l’avevano Alonso e Button a metà gara; con una strategia impeccabile, i due hanno cambiato le gomme giuste al momento giusto, hanno sfruttato alla perfezione la “finestra” safety car e avevano le gomme giuste per superare quello davanti, quello con i due otto in mano, Sebastian Vettel. La Red Bull, infatti, oggi ha traballato un pò al muretto e ai pit stop, facendo una gran confusione sia con le gomme che con il tempismo, lasciando fuori Vettel quando in pista c’era la safety car e i diretti avversari montavano gomme fresche.
Succede quindi che si arriva agli ultimi 10 giri con Vettel braccato da un indiavolato Alonso e un arrembante Button. Il sorpasso era nell’aria, di lì a poco avrebbero sferrato l’attacco decisivo. Ed invece, il dealer monegasco ha deciso, inaspettatamente, di girare sul tavolo un’altra carta vincente per Vettel, creando una confusione da “colpo da biliardo” nel trenino di doppiati che precedeva il trio di testa. Risultato? Bandiera rossa, gomme nuove per tutti e Vettel, a quel punto, agevolmente trionfatore di uno dei Gp di Monaco più rocamboleschi e spettacolari degli ultimi anni.
Lo stesso Vettel a fine gara è incredulo, cosciente di esser riuscito a battere l’unico avversario contro cui neanche la sua super Red Bull può fare nulla: la sfortuna! La sua gara è stata perfetta dall’inizio alla fine, senza sbavature, senza mai un’esitazione o un’indecisione. L’unica nota dolente, se proprio vogliamo trovarne una, è per il suo box, che al suo primo ed unico pit stop ha fatto confusione con le gomme a causa di un improvviso cambio di strategia, rivelatosi, fortunatamente per loro, miracolosamente vincente:
La gara di oggi è stata incredibile – dichiara Vettel in conferenza. Ho avuto un buon primo stint e sono riuscito ad accumulare un buon vantaggio, infatti pensavo che sarei riuscito a fare qualche giro in più. Poi abbiamo avuto un pò di problemi e Button, con le super soft, ha cominciato a prendere un discreto vantaggio e abbiamo pensato di restare qualche giro in più in pista. Poi c’è stata la safety car e Jenson era dietro di me ed era molto più veloce. Poi ha avuto il suo terzo pit stop ma aveva una strategia migliore della mia, quindi abbiamo deciso di fare un’unica sosta. La macchina andava bene, certo, non avevo gomme performanti, però l’unica possibilità di vincere era rimanere fuori. Sono stato sotto pressione per circa 20 giri con Fernando e Jenson dietro di me; so che è difficile superare su questa pista, ma erano sempre più vicini e sarebbero stati sei giri finali estremamente difficili. A questo punto c’è stato questo secondo incidente proprio davanti a noi; seconda safety car e gara sospesa. Questo mi ha permesso di cambiare le gomme e a quel punto è stato molto più facile prendere un certo vantaggio, riuscendo a tenere fino alla fine. Sono estremamente felice. Ad un certo punto la vittoria sembrava ben lontana, ma questa è una pista estremamente pazza. Eì stata una gara fantastica ed è un grande onore mettere il mio nome tra i vincitori di Monaco. Giorno perfetto!
Più sfortunato Mark Webber. La gara dell’australiano, forse compromessa da quella lunghissima prima sosta ai box, è stata di attesa, visto che i primi erano ben lontani. Mark, subito infilato in partenza da Alonso, è stato bravo ad agguantare la quarta posizione nel finale, strappandola ad un tenace Kobayashi, uno non certo facile da superare in genere, figuriamoci tra le stradine di Montecarlo. Purtroppo per Mark, però, il compagno di squadra è sempre più lontano in classifica, così come è sempre più lontana per lui la speranza di vincere un campionato del mondo.
Alla Red Bull va senz’altro il merito di essere più forte di qualsiasi cosa, più forte di Alonso, più forte della McLaren, della safety car, dei guard rail…più forte addirittura della sfortuna! A Vettel va il grandissimo merito di riuscire a dimostrare ad ogni gran premio di essere sempre più forte, più insuperabile, più preciso nella guida, più veloce; il suo comportamento da campione comincia seriamente a far vacillare inesorabilmente la bacheca dei record nella quale un certo signor Schumacher Michael custodisce ben sette titoli mondiali. Ce la farà il tedeschino? Ai posteri l’ardua sentenza…