Problema Ferrari? Le gomme di pietra!
In Spagna abbiamo assistito ad una debacle Ferrari di quelle che non si vedevano da tempo. Fernando Alonso ha fatto una partenza strepitosa, di quelle che si ricorderanno per un bel po’: partito quarto e dal lato sporco della pista, ha tenuto giù il piede con grande sangue freddo, trovando lo spazio giusto per piantarsi al comando alla prima curva.
Il ritmo gara di Alonso con gli pneumatici a mescola morbida era di tutto rispetto. Peccato che, una volta montati gli pneumatici più duri, di colpo si perde ogni speranza di far bene. Non dimentichiamoci che Fernando è rimasto impotente nella sua monoposto, guidando per circa quaranta giri una vettura che sembrava quasi di un’altra categoria. Il problema, ormai abbastanza noto, è trovare la prestazione con gli pneumatici a mescola dura. Nessuno a Maranello si aspettava di soffrire così tanto con quel compound che, una volta montate in vettura, hanno mutato il comportamento della monoposto fino a renderla quasi inguidabile.
C’è più ottimismo per Montecarlo, dove la Pirelli porterà le mescole più morbide, ma i guai della Rossa, purtroppo, non sono certo imputabili solo alle coperture italiane. Il recente sollevamento dall’incarico di Costa è segno evidente che questa vettura è un po’ troppo conservativa nei confronti delle monoposto rivali; tutto viene poi enfatizzato quando si montano pneumatici più duri che mal si adattano alla monoposto. Più che un passo avanti, a Barcellona abbiamo assistito ad un passo indietro… nel tempo!