Alonso non si arrende: “La Ferrari vuole vincere”
Dopo quattro gare sono 52 i punti di svantaggio che Fernando Alonso accusa sul leader della classifica, Sebastian Vettel. Il ferrarista, comunque, non si da per vinto ed ammette di essere ottimista riguardo le possibilità di lottare per il titolo anche quest’anno. La situazione non è molto diversa dallo scorso anno: quando Alonso diceva che avrebbe lottato per il titolo, tutti lo additavano come un visionario, eppure ad Abu Dhabi Alonso era arrivato in testa alla classifica. Come è andata a finire, poi, è storia nota.
Quest’anno? La situazione è leggermente diversa. C’è Vettel che macina vittorie con una Red Bull che sembra aver trovato anche l’affidabilità. E’ un dato da non sottovalutare, perché potrebbe cambiare la storia del mondiale rispetto a quello passato. Fernando però sostiene che la lotta per il titolo è ancora aperta.
Sul sito della Ferrari, Fernando scrive: “Lo sapete che mi piace giocare con i numeri e facendo avanti e indietro fra casa, Maranello e la Turchia, ho provato a mettere a confronto le mie prime quattro gare dello scorso anno con quelle di quest’anno e i Gran Premi corrispondenti. Ciò che viene fuori da questo giochino è che rispetto al 2010 mi mancano otto punti (49 contro 41) ma nelle stesse quattro gare quest’anno ho portato a casa 13 punti in più rispetto alla scorsa stagione (41 contro 28). Vero, oggi il mio distacco dalla vetta nella classifica Piloti è ben più ampio (-52) rispetto a quello che avevo dopo Shanghai 2010 (-11) ma mi ricordo bene che dopo Silverstone il ritardo era di 47 punti e di gare ne mancavano soltanto nove mentre oggi ci restano ancora da disputare 15 Gran Premi”
Sicuramente, il terzo posto al GP di Turchia è stato un risultato positivo per tutto il team, dove la 150° Italia ha recuperato parte della sua competitività. In realtà, Fernando ci bacchetta su questo punto, dicendo che non è poi cambiato molto rispetto alle gare precedenti: “In Turchia abbiamo solo capitalizzato un risultato che poteva già arrivare in Malesia”.
Riflettendoci, ha pienamente ragione. Quello che la Ferrari deve fare è trovare il bandolo della matassa in qualifica, dove manca grip rispetto ai diretti avversari. Stefano Domenicali ha spiegato che ci si sta concentrando sullo sviluppo della vettura per la prestazione sul giro singolo: “In particolare – afferma il team principal Ferrari – sullo sfruttamento degli scarichi in funzione del giro singolo”. Modifiche che vedremo già in Spagna il prossimo 22 maggio.
Alonso è categorico: “Non ci accontentiamo di essere quinti al sabato e terzi la domenica. Noi vogliamo vincere”. Noi ce lo auguriamo, in nome dello spettacolo. Un altro finale mondiale in volata con diversi piloti in lotta per il titolo, darebbe grande lustro alla Formula 1.