Turchia: Alonso 3°. La Ferrari c’è!
L’obiettivo era il podio, e podio è stato, il primo del 2011. Bisogna dare atto alla Ferrari di aver impiegato, forse meglio di tutti, la lunga pausa dopo l’ultimo GP di Cina. È forse il loro il maggior incremento prestazionale dalle gare asiatiche. Si sapeva che dopo l’orribile partenza stagionale (molto al di sotto delle aspettative), il massimo in cui si poteva sperare era, per ora, un avvicinamento ai primi della classe, tale da poter garantire il podio. E così il terzo posto di Alonso, dietro ai due alfieri Red Bull, Vettel e Webber, è divenuto realtà. Possiamo dire che la Ferrari ha vinto, quantomeno con Alonso, la gara della altre, cioè di tutte le monoposto che arrancano dietro le superiori Red Bull che, al momento, continuano a fare un campionato a sè. Si era addirittura accarezzato il sogno di un secondo posto, ma la pazza idea è rimasta tale.
Il gap tra Red Bull e Ferrari c’è ancora, ed il sorpasso di Webber a danno dello spagnolo di casa Ferrari è lì a dimostrarlo. Ma si tratta di un gap accettabile e, sicuramente, ridimensionato rispetto al recentissimo passato. Le premesse di questo GP di Turchia avevano fatto pensare ad uno show di McLaren e Mercedes (per ciò che riguarda l’after Red Bull), e invece è arrivata la Ferrari. A Maranello stanno forse ancora pagando il ritardo con cui hanno capito e correttamente interpretato le nuove gomme Pirelli di quest’anno. Peccato però che, analizzando questa rimonta Ferrari, si debba parlare al singolare. La gara di Felipe Massa è stata infatti un mezzo disastro. Errori ai box ed in pista lo hanno infatti messo fuori dalla zona punti, all’11° posto. In ogni caso adesso a Maranello hanno una certezza: la 150° Italia è finalmente competitiva. Una monoposto con cui si possono gestire bene le gomme, una vettura con cui gli uomini in rosso possono giocarsela. Questa fetta europea della stagione inizia quindi con un rinnovato entusiasmo, e soprattutto con rinnovata fiducia nei propri mezzi.
Adesso manca la prestazione in qualifica, visto che in gara le cose si mettono meglio. Alonso deve poter contare su migliori prestazioni secche sul giro, per sperare di partire meglio. L’abbonamento al 5° posto in griglia ha stufato forse anche i cronometristi. Ora il popolo rosso aspetta qualcosa di più di gare il cui traguardo è sempre negli specchietti delle Red Bull. Corposo l’aggiornamento aerodinamico che si attende per il GP di Barcellona. Sicure le novità a diffusore ed ali per la tappa spagnola del Campionato di F1. Infine una considerazione, amara: è paradossale che proprio una delle gare più belle e movimentate degli ultimi tempi, quella di oggi, potrebbe non avere futuro. Una valanga di sorpassi, intervallati da ben 79 pit stop: un record. Ma in Turchia la F1 non ha attecchito: spalti mezzi vuoti. Se perderemo un bel circuito come questo sarà un peccato: oggi abbiamo visto vera Formula 1.