148 sorpassi: tre gare spettacolari per la F1
Pareri discordanti sulle nuove regole adottate dalla Formula 1 nel 2011. Da una parte, si schierano i sostenitori di questa formula roulette, dall’altra ci sono i puristi, quelli che bandirebbero gran parte della tecnologia usata oggi, per far tornare i piloti veri protagonisti della serie.
Si potrebbe fare una lunga analisi di questa stagione appena iniziata, ma ne verrebbe fuori un papiello enorme che in pochi sarebbero disposti a sorbirsi. Togliendo i paragoni con i tempi d’oro della Formula 1 degli anni ’80 e primi ’90, proviamo a fare il punto della situazione di quest’anno, dopo le prime tre gare del mondiale.
La prima corsa, in Australia, non ha riservato grandi sorprese. In quella occasione, la cosa è stata ampiamente giustificabile: di fronte ad un circuito cittadino, c’era da aspettarsi un avvio di stagione non esaltante. Tuttavia, i 29 sorpassi registrati a Melbourne sono un gran passo avanti rispetto al passato, specie ai soli 4 sorpassi del 2009.
Già al Gran Premio di Malesia, si capisce che le nuove regole tecniche, in cui spiccano l’ala mobile e il KERS, unitamente all’incognita delle gomme Pirelli, contribuiscono a creare spettacolo in pista. Nella gara di Sepang, i sorpassi sono stati ben 56, ossia più del doppio dell’edizione dell’anno scorso, ma una enormità in più se pensiamo all’edizione del 2008, quando si ebbero solo cinque sorpassi.
Infine, il Gran Premio di Cina di domenica scorsa, che ha segnato un record in termini di sorpassi. A Shanghai abbiamo assistito a ben 63 sorpassi, ossia il numero più alto registrato in una gara asciutta, negli ultimi venti anni di Formula 1. Un dato che fa riflettere in tanti e ci conferma che, nonostante siamo davanti a gare più “artificiali”, il Technical Working Group della FIA, sembra aver azzeccato la via migliore per aumentare i sorpassi in Formula 1 che, adesso, non sembrano un problema.