La Red Bull punta tutto sul poleman Vettel

Terza gara, terza pole. E, se continua così, domani potrà anche fare il tris di vittorie. Inutile negarlo, il duo Vettel – Red Bull sta funzionando alla perfezione: il campione del mondo in carica ha strapazzato tutti in qualifica, relegando a ben sette decimi le due McLaren di Button ed Hamilton, ossia gli unici che potevano allontanarlo dalla prima piazza.

1.33.706, questo il tempo che gli vale la pole, facendolo partire ancora una volta come il favorito per la corsa di domani. Se continua così, vincerà il titolo a mani bassi, ma Seb sembra volare basso: “Abbiamo fatto di nuovo il massimo, ma ogni volta è dura, penso che oggi non era così semplice come avevamo previsto, soprattutto in Q2, dove ho fatto un po’ di confusione nel run. In Q3 ero sicuro di poter migliorare e l’ho fatto. Ovviamente, possiamo essere soddisfatti della macchina, ma comunque sarà una gara lunga. Abbiamo fatto alcuni long run buoni il venerdì, abbiamo motivo per stare tranquilli, ma farlo potrebbe essere anche una minaccia. Così faccio attenzione che ciò non accada”.

E mentre Vettel domina, Webber arranca. Come Webber chi?? Non fate gli spiritosi, c’era anche lui in pista oggi! Ci fa quasi tenerezza l’australiano, costretto a stare all’ombra del pupillo di casa. Nelle libere 3 non ha fatto neppure un giro per un problema tecnico, si presume al KERS. In qualifica, non poteva usare il sistema di recupero dell’energia cinetica e, dunque, pagava qualcosa in termini di distacco rispetto agli altri.  La Red Bull ha osato troppo: nonostante ci si rendeva conto che Webber era molto più lento, non ha montato le morbide in Q1, andando – di fatto – ad infossarsi nelle retrovie. Diciottesimo tempo e tanta rabbia addosso che difficilmente potrà sfogare in gara.

Mark era visibilmente amareggiato a fine qualifica: “E’ una giornata molto frustrante. Pensavamo di avere un buon ritmo per superare la Q1 senza montare le morbide, ma non è andata bene. Adesso non posso che andare avanti, non riesco neppure a ricordare l’ultima volta che ero fuori in Q1, sicuramente molto tempo fa. Una brutta giornata per noi”.

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