Montezemolo: cambino le regole o la Ferrari non ci sarà.
E’ un vero ultimatum quello lanciato alla Fia in questi giorni da Luca Cordero di Montezemolo. Il campionato è iniziato in salita per la Rossa ed il suo boss ha approfittato ancora una volta per ribadire le intenzioni della Ferrari: o si cambia rotta, o la Ferrari potrà non prendere parte alle prossime edizioni del campionato di F1. Nonostante il “cauto ottimismo” espresso dalla squadra questa mattina al termine delle prove libere, la Ferrari non è affatto contenta della situazione attuale.
E’ ormai da qualche anno che la Ferrari si è fatta portavoce dei team che vogliono una Formula 1 diversa da quella attuale, troppo incentrata sull’aerodinamica e su regole che ne snaturalizzano i caratteri basilari: “attualmente l’80% del valore delle macchine dipende dall’aerodinamica, non si può continuare così. Le gallerie del vento funzionano 24 ore su 24 ma la F.1 è anche motori, meccanica. Questa F.1 così com’è non mi sta bene”, ha dichiarato Luca durante la presentazione alla stampa de “La grande storia Ferrari”, in edicola da questa settimana con la Gazzetta. Il punto sul quale insiste maggiormente il presidente è però quello relativo al divieto di effettuare test, preziosissimi per sviluppare le macchine, soprattutto per scuderie un pò attardate come lo è adesso la Ferrari: “assurdo poi che siamo l’unico sport professionistico al mondo in cui non ci si può allenare. I test vanno reintrodotti, naturalmente facendo attenzione ai costi. Mai come in questo momento c’è il bisogno di condividere nuovi regolamenti che restino nel tempo”.
Oltre alle battaglie per così dire tecniche, la Ferrari è critica soprattutto relativamente alla linea intrapresa dalla Fia per il futuro. Non è infatti una novità che il Cavallino sia fermamente contrario ai motori 4 cilindri turbo da 1,6 litri previsti per il 2013; difatti, la Ferrari non utilizzerà mai un motore simile per le proprie GT, in quanto verrebbe meno il rapporto diretto tra le corse ed il prodotto destinato agli appassionati, cosa che da sempre ha contraddistinto la produzione di Maranello.
L’ultimo sassolino nella scarpa di Montezemolo è rivolto alla vecchia questione della terza macchina: “se potessimo dare una terza Ferrari a team che invece si devono fare in casa macchine che in pista prendono 4-5 secondi al giro sarebbe molto più divertente per il pubblico”. Ed infine l’aut aut: “il contratto con l’organizzatore scade nel 2012, dobbiamo discuterne subito. La Ferrari continuerà a fare parte dello show solamente finché questo restituirà qualcosa in termini di ricerca e sviluppo per la produzione delle nostre macchine, altrimenti no”.