Quattro chiacchiere con Daniel Ricciardo
Daniel Ricciardo. Fissate bene in mente questo nome, perché di questo ragazzo sentiremo parlare a lungo. Nel 2011, sarà il terzo pilota per la Scuderia Toro Rosso e guiderà già nelle prime prove libere in Australia.
E’ uno dei pupilli di Helmut Marko e, c’è da scommetterci, lo vedremo presto anche in gara. Non è nuovo nell’ambiente e sta crescendo molto bene: andiamo a conoscerlo più da vicino.
D: Daniel, quanto sei impaziente di prendere parte al tuo primo weekend?
R: Sono pronto! Sono riuscito a smaltire il jet lag e ora non vedo l’ora di scendere in pista. Ho fatto un giro a piedi questo pomeriggio, non lo avevo mai fatto prima. Ho provato un po’ al simulatore per migliorarmi.
D: Hai già provato con Red Bull e Toro Rosso, non è un po’ diverso ora che sarai nella mischia?
R: Sono circostanze diverse, specie ora che so che ci saranno altre 23 vetture in pista. Quando ho provato, c’erano la metà delle vettura, sarà un po’ diverso. Per quanto riguarda il mio stile di guida, deve rimanere uguale a quando provavo con meno vetture!
D: Senti un po’ di pressione? Sarai chiamato a raccogliere dati e feedback importanti, adesso.
R: Vedremo. Non sono ancora sicuro del programma che mi aspetta, ma sono sicuro che sarò in grado di aiutare il team ad affinare il setup. E se potrò farlo con un buon tempo sul giro, sarà perfetto per me.
D: Le aspettative in Red Bull e in Toro Rosso sono alte. Che ne pensi?
R: In Red Bull tutti sono molto fiduciosi di iniziare la stagione così come hanno finito la scorsa. Stanno puntando in alto e realisticamente, sanno dove si trovano. Sono molto felice per la Toro Rosso, nel pre-season la STR6 è stata piuttosto impressionante, penso si siano fatti dei passi avanti. Le aspettative sono maggiori rispetto a quanto fatto nel 2010. Direi che se si entra in Q3 in questo fine settimane, allora è un buon risultato.
D: Helmut Marko fa pressione su Buemi e Alguersuari per intensificare le loro prestazioni, specie ora che ci sei tu alle calcagna…
R: E’ una buona opportunità per me. Devo prendere familiarità con i weekend di gara e la pressione. Giornate così ti preparano per quello che verrà in avanti. Ovvio che per il 2012, ho gli occhi puntati ad un sedile a tempo pieno. Se riesco a lavorare sodo quest’anno, dovrei poter avere un sedile assicurato il prossimo.
D: Ti sentiresti già pronto per gareggiare anche domenica?
R: Avrei voluto direi si. Ma nella situazione odierna, devo considerarmi molto contento di come stanno andando le cose.
D: Se non dovessi correre con Toro Rosso nel 2012, dove potresti accasarti? Com’è la tua situazione contrattuale?
R: E’ abbastanza stabile. Non è mai completamente chiara, ma sono fondamentalmente legato alla Red Bull e sono loro che controllano il mio cartellino. Io sono un po’ dietro le quinte, ma in caso di offerta da un altro team, loro hanno voce in capitolo.
D: Ultima domanda. Ecclestone parlava di un “ultimo GP d’Australia”, mentre altre voci danno per sicuro il futuro della corsa. Se non si corresse più qui, come la prenderesti?
R: Rimarrei molto deluso. Per un pilota, avere un Gran Premio nel proprio paese d’origine è emozionante. Questo fine settimana avrò l’anteprima di quello che potrebbe essere. Se fosse l’ultima volta, sarei davvero triste. E’ una cosa fuori dal mio controllo, ma spero che si trovi una soluzione. Questo è davvero un grande evento.