GP del Bahrain a rischio?
Le manifestazioni di protesta che si stanno svolgendo nelle ultime settimane in Tunisia e Egitto sembrano essersi estese ad un altro paese del mondo arabo, il Bahrain. I manifestanti, secondo Nabeel Rajab, vice presidente dell’organizzazione dei diritti umani in Bahrain, potrebbero prendere di mira il GP che si svolgerà tra meno di un mese per pubblicizzare la loro protesta.
L’allarme di Rajab è stato riportato dall’Arabian Business: “Sicuramente il Gran Premio non sarà un evento pacifico quest’anno. Ci saranno molti giornalisti e turisti e il governo potrebbe reagire stupidamente come in questi giorni. Potrebbero renderlo pericoloso, sarebbe molto più pubblicizzato”.
Bernie Ecclestone è preoccupato della situazione che potrebbe incontrare il Circus il prossimo mese e che va monitorata attentamente. “Il pericolo è evidente, no?” ha dichiarato il patron del Circus al The Daily Telegraph. “Se queste persone vorranno fare storie e ottenere un riconoscimento a livello mondiale sarebbe dannatamente facile per loro. Se iniziassero a creare problemi sulla griglia in Bahrain avrebbero una risonanza mondiale”. Sulla possibilità che la gara venga addirittura cancellata Ecclestone non si sbilancia: “Non ne ho idea. E’ difficile dire che potrà succedere ora. Sto parlando con il principe del Bahrain, Salman ibn Hamad ibn Isa Al Khalifa, stiamo osservando la situazione da vicino. Faremo affidamento su ciò che considereranno la scelta migliore”.
Al momento nessun team ha rilasciato commenti riguardanti la vicenda, ma presto potrebbero dover scegliere se partecipare o meno all’ultima sessione di test collettivi, che si svolgeranno dal 3 al 6 Marzo proprio sul circuito di Sakhir. Giedo Van Der Garde, che sarà impegnato in Gp2 Asia domenica sul tracciato arabo, ha così commentato in twitter la situazione attuale nel paese: “È stata una giornata movimentata quella di ieri, molto pericolosa. C’erano parecchie persone che protestavano, non abbiamo potuto lasciare l’hotel. Speriamo che la situazione migliori, comunque ci sono poliziotti ovunque. Mantenere la calma è essenziale”.