Tombazis: “Aerodinamica fondamentale”
La monoposto presentata oggi a Maranello, è senza dubbio una versione semplificata della vettura che vedremo durante il mondiale 2011 di Formula 1. Specialmente a livello aerodinamico. In questo settore, infatti, si lavorerà sia nei test invernali che durante la stagione, per migliorare le prestazioni della F150, gara dopo gara.
Nicholas Tombazis ci spiega le principali novità della nuova monoposto: “Abbiamo iniziato a pensare alla nuova vettura fin da gennaio 2010, subito dopo aver presentato la F10. Abbiamo messo insieme alcune idee di base e, con l’introduzione dei nuovi regolamenti, ci siamo mossi di conseguenza. Questo progetto presenta parecchie sfide, proprio per il regolamento sostanzialmente diverso dal 2010. Dal punto di vista sistemico, abbiamo reintrodotto il Kers e, nonostante abbiamo già esperienza, il pacchetto è del tutto nuovo, quindi la sua installazione in vettura non era affatto scontata. L’altra sfida è l’ala posteriore mobile, una novità della Formula 1 del 2011: abbiamo dovuto progettare un’ala che non compromette la prestazione quando è in configurazione normale, ma che riesca a darci la massima riduzione quando la si apre, in fase di qualifica o durante i sorpassi”.
Anche l’arrivo della Pirelli e il conseguente cambio delle gomme influenza l’aerodinamica delle vetture: “Certo, quando si cambiano gli pneumatici si devono cambiare diversi aspetti della monoposto. A cominciare dalla distribuzione dei pesi, che da quest’anno è prefissata, la distribuzione della rigidezza delle sospensioni tra le ruote anteriori e quelle posteriori, ma anche le caratteristiche aerodinamiche”.
Tombazis si è anche auspicato che, in un prossimo futuro, i progettisti abbiano più libertà nella fase di progettazione della vettura: “Sarebbe bello avere più libertà che più tempo. I regolamenti sono restrittivi, e ci sono buoni motivi perché siano così, altrimenti le prestazioni tra le macchine sarebbero troppo differenti, così come i costi sarebbero molti più alti. Però sarebbe bello avere più libertà tecnica, fare sistemi ancora più sofisticati per la macchina. Per la F150, crediamo di aver raggiunto i nostri obiettivi, molto ambiziosi”.
Nonostante una galleria del vento un po’ datata, l’aerodinamica potrebbe essere molto estrema e ricercata: “Siamo sicuri di aver studiato bene in galleria del vento, che abbiamo sviluppato. In particolare, l’aerodinamica della vettura per la prima gara sarà sostanzialmente diversa a quella vista oggi. Detto questo, il regolamento è nuovo e non è possibile sapere come hanno lavorato i nostri avversari, sono sicuro che anche loro hanno ambizioni molto alte. Sono comunque fiducioso, però finché non si vedono le macchine in griglia in Bahrain, penso sia difficile dire se abbiamo fatto meglio degli altri”.