Ferrari, paga Dyer: Fry al muretto, Martin tattico
Il team principal Stefano Domenicali lo aveva detto: presto annunceremo novità nell’organigramma. Presto è appena un giorno, giusto il tempo di ringraziare Chris Dyer per il lavoro svolto e dargli il benservito, perchè in fondo occuparsi delle tattiche di gara era compito suo, qualcosa anzi qualcuno doveva pur cambiare e chi andare a sostituire se non l’ingegnere capo da cui era partito l’ordine suicida per Alonso di marcare a uomo Webber?
Nessun’altro poteva pagare, certamente non Domenicali che oltre ad essere il direttore della squadra non è mai stato uno stratega nè un tecnico, anche se per il futuro è auspicabile una maggiore brillantezza e risolutezza nelle scelte estemporane e difficili, non potevano certo pagare gli ingegneri dei piloti e nemmeno Rivola che si occupa degli aspetti legati al regolamento sportivo. Senza abbandonarsi al facile moralismo, si vede che il misfatto di Yas Marina in realtà è stato meno collettivo di quanto gli stessi vertici del team volevano far apparire a caldo, si vede che nella Scuderia l’errore pesa ancora come un macigno, una svista clamorosa che proprio non è andata giù.
La ricerca dell’efficienza balza dunque al primo posto, anche al posto di chi è scoppiato in lacrime per la disattenzione, di chi dopotutto come ingegnere di pista prima di Schumacher e poi di Raikkonen di mondiali Piloti ne ha vinti ben tre a Maranello (2003, 2004, 2007). Non è bastato, Dyer ha fatto tanto per il team ma come resposabile degli ingegneri di pista ha fallito, nei prossimi giorni assumerà nuove mansioni all’interno del team come annunciato dalla Ferrari stessa ma intanto lascia ufficialmente il suo posto al muretto a Pat Fry (in foto), ex McLaren, da luglio in Ferrari come vice di Aldo Costa e da oggi capo degli ingegneri di pista.
Ma la campagna acquisti per rafforzare la squadra non si è fermata a questo avvicendamento. La Scuderia stessa infatti ha annunciato di aver ingaggiato Neil Martin, ex McLaren e Red Bull, nel ruolo di responsabile del nuovo reparto Sviluppo Strategie Operazioni. Habemus strategum; finalmente lo stratega con un reparto a disposizione per leggere al meglio la gara da Maranello tenendosi in costante contatto coi campi di gara.
Un passo avanti organizzativo importante, doveroso, la Ferrari risponde con i fatti a chi chiedeva un’organizzazione logistica migliore affinchè non venissero ripetuti gli errori del passato, assecondando probabilmente anche Alonso desideroso, secondo qualche indiscrezione, di rinforzi.
Dopo Luca Baldisserri, che in molti in questo biennio hanno rimpianto, un altro tecnico di livello viene sostituito. La speranza è che Fry si dimostri all’altezza del compito assegnatogli. Il 2010, lo ripetiamo, nonostante l’amaro epilogo è stato comunque un anno positivo, esaltante per il prepotente ritorno ai vertici. Se la squadra nel 2011 avrà eliminato ogni pericolo di piccoli errori e piccole disattenzioni che col tempo vanno a minarne le certezze, riagguantare la corona iridata sarà meno difficile del previsto.