Hamilton: sarà lui l’ago della bilancia?
“I have nothing to lose”, letteralmente, “non ho nulla da perdere”. Esordisce così Lewis Hamilton alla conferenza stampa dell’ultimo appuntamento mondiale in pragramma domenica ad Abu Dhabi. Il pilota della McLaren è ancora matematicamente in lizza per giocarsi il campionato ma avrà bisogno di un vero e proprio miracolo, visto che è staccato di 24 lunghezze dal leader Alonso; in soldoni, deve innanzitutto vincere e poi sperare che tutti gli altri vadano ko. Il fatto che le sue possibilità siano così remote, però, sembra non abbia influito troppo sullo spirito battagliero di Lewis, che non è certo tipo che si arrende.
Nelle ultime due gare il pilota della McLaren ha dimostrato più di tutti gli altri di volersi giocare questo titolo fino agli ultimi metri, proprio come nel 2008, quando vinse il suo mondiale proprio negli ultimi metri del GP di Interlagos, strappando i pochi punti che gli servivano nell’ultima curva, quando Massa, vincitore della gara e suo diretto rivale, aveva tagliato il traguardo praticamente da campione del mondo. Lewis quindi non è uno che molla e ha intenzione di lottare fino alla fine.
E’ altamente probabile che, oltre alla baruffa dei giochi di squadra Red Bull, di cui, sia ben chiaro, Webber ha necessariamente bisogno per vincere, vada tenuto conto anche del possibile ruolo che Lewis potrebbe giocare in classifica e soprattutto della posizione che l’inglese riuscirà a conquistare domani in qualifica. Possiamo provare ad immaginare diversi scenari possibili, ma chi scommetterebbe su un Hamilton che si fa da parte nel vedere uno dei contendenti negli specchietti o che non forza una staccata per non dar fastidio a chi è in lotta?
La risposta è arrivata già questo pomeriggio, al termine della seconda sessione di prove libere, con il pilota della McLaren autore della migliore prestazione, due decimi e mezzo meglio di Vettel e quattro meglio di Alonso e Webber. Lewis è apparso molto veloce e la sua McLaren molto stabile e performante. Le sue dichiarazioni sono senza dubbio eloquenti e dimostrano che non sarà certo lui a farsi da parte per non dar fastidio a chi lo precede in classifica, anzi, Lewis ha proprio intenzione di vincerla questa gara: “Di tutti i fine settimana, credo che questo sia il migliore; abbiamo davvero il giusto pacchetto per lottare con le macchine più veloci. Penso che possiamo combattere per la prima fila.”
A questo risultato, non fondamentale ma molto indicativo, va ad aggiungersi la pole position conquistata da Hamilton l’anno scorso, a dimostrazione che ad Abu Dhabi il pilota della McLaren ha un elevatissimo potenziale: “Abbiamo un buon motore e una buona deportanza e penso che siamo molto veloci nei rettilinei. Qui ce ne sono un paio quindi credo che non sia impossibile sorpassare”. Va aggiunto, inoltre, che la McLaren è sicuramente una delle tre scuderie in lotta messe meglio con i motori: “Siamo messi molto bene con i motori. La Mercedes ha svolto un ottimo lavoro e quest’anno l’affidabilità è stata fantastica. Abbiamo un motore molto fresco che non ha molti chilometri”.
Se il primo posto è forse meno alla sua portata, la battaglia per il terzo posto con Vettel è assolutamente apertissima, visto che Lewis è attardato di 9 lunghezze dal tedesco, il quale inoltre dovrebbe mettersi in condizione di “perdere punti” per favorire eventualmente Mark Webber: “Io non ho nulla da perdere, invece i ragazzi davanti a me hanno tutto da perdere, quindi io tirerò fuori il mio meglio come sempre. Hanno macchine più veloci, ma questo non significa che non possiamo combattere per una vittoria. Devo ovviamente vincere la corsa ed è la cosa che cercheremo di fare.”
Lewis è pronto quindi a giocare la sua ultima mano, pur sapendo che le carte degli avversari sono migliori delle sue, ma certamente non abbandonerà la partità prima della bandiera a scacchi.