Alonso: “L’importante è arrivare davanti a Webber”

Più volte in questi giorni abbiamo riproposto l’articolo dove avevamo calcolato tutti i possibili scenari che il prossimo Gran Premio del Brasile poteva offrirci. Se ve lo siete persi, vi consigliamo la lettura del post “Alonso, l’unico che può chiudere i conti in Brasile”.

Ma oggi Fernando, durante la sua prima conferenza stampa da Interlagos, ha detto di non aver fatto volutamente i conti, perché ritiene sia improbabile che il mondiale si chiuda ad Interlagos. Il pilota spagnolo ha detto: “Tutti parlano della possibilità che io diventi campione qui. Tuttavia, sono solo numeri. Tutto quello che so è che se vnco e Webber è quinto, sarò campione, ma il resto dipende da moltissimi fattori e la cosa potrà coinvolgere Hamilton e Vettel. E’ molto difficile”. Secondo il ferrarista, ad Interlagos c’è solamente una cosa da fare: “La cosa principale è finire la gara con il massimo di punti possibili. Possibilmente sul podio. La cosa importante è finire davanti a Webber”.

Durante la conferenza, ha anche parlato degli sviluppi della F10 che, seppur marginali, sono sempre un aiuto per la lotta al titolo: “Abbiamo avuto un ritardo nello sviluppo quest’anno, perché ci si è concentrati sul diffusore e sul sistema F-Duct. La Red Bull aveva la miglior macchina, ma dalla Gran Bretagna in avanti abbiamo avuto una continua evoluzione che ci ha fatto progredire parecchio. La Red Bull è ancora la macchina più veloce, ma noi siamo migliori perché oltre ad essere veloci, siamo anche affidabili e abbiamo la squadra migliore”.

Logicamente Alonso fa un chiaro riferimento alla lotta in famiglia tra Webber e Vettel. I due continuano a scornarsi a suon di frecciatine a mezzo stampa, l’ultima proprio quella dell’australiano, che ha apertamente detto che Sebastian è molto più coccolato all’interno del team.

Infine, Fernando conclude il discorso parlando dell’atmosfera ad Interlagos: “Non c’è nervosismo. Non abbiamo cambiato nulla nella nostra strategia per il campionato, continuiamo come al solito, anche se ci stiamo giocando il titolo. In effetti, dopo Monza, sapevamo che ogni gara sarebbe stata cruciale. Questa sarà un’altra finale”.

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