Webber e Vettel pronti alla sfida di Interlagos
Quando un pilota commette un errore che compromette una corsa, la sola cosa che vuole fare è ritornare in monoposto e dimostrare ciò che sa fare meglio. E’ il caso di Mark Webber, che in Corea si è stampato contro un muro, tradito da un cordolo scivoloso che gli ha fatto perdere lo slancio nella corsa al titolo, ritrovandosi da inseguito ad inseguitore.
Adesso è dietro ad Alonso, ad undici lunghezze dallo spagnolo. Motivato come non mai, Mark Webber è consapevole che quella brasiliana, potrebbe essere la trasferta decisiva per il mondiale. E’ stata la pioggia ad accogliere il pilota australiano, quasi come uno scherzo del destino. Mark però non crede a queste cose e commenta: “Interlagos è uno dei migliori posti dove venire a correre in quanto ad accoglienza ed atmosfera. Il pubblico brasiliano è molto caloroso e competente. Ovviamente conservo ottimi ricordi del 2009, vincere qui è stato gratificante e punto a fare il bis questa domenica. Siamo in una fase cruciale del campionato, dobbiamo sfruttare ogni opportunità”.
Webber però sembra non aver fatto i conti con il suo compagno di squadra. Sebastian Vettel ha già lanciato delle frecciatine all’australiano, cercando di mettergli pressione a distanza. I due, che in queste ultime tappe del mondiale sono sempre più separati in casa, potrebbero ritrovarsi in piena lotta in pista.
Il tedeschino è fermamente convinto di poter fare bene ed annullare i 25 punti di distacco su Alonso: “Il circuito di Interlagos è veramente sensazionale. Il pubblico sa trasmetterti tutta la passione per le corse e anche la città di San Paolo è molto interessante da visitare. Il tracciato gira in senso antiorario, i muscoli del collo qui avranno delle sollecitazioni incredibili. Mi preoccupa però di più l’asfalto ondulato, mentre dal punto di vista del setup, sarà importantissima l’efficienza aerodinamica. Noi possiamo essere fiduciosi, anche se penso faticheremo sul lungo rettilineo di partenza, dove chi avrà motori più potenti potranno fare la differenza. E’ una bella sfida, se si aggiunge che qui l’instabilità del meteo è una costante”.