Red Bull, Horner: “giochi di squadra? Mai..”
Un pilota leader della classifica iridata ed un altro in seconda posizione, la Red Bull a tre gare dal termine della stagione può sognare davvero con Mark Webber che di punti ne ha 220 e vede il titolo mondiale sempre più vicino gara dopo gara, e con Sebastian Vettel che di punti ne ha 206 e che vincendo ancora come in Giappone sa bene di poter fare suo il campionato.
Niente di più facile verrebbe da pensare se non ci fosse lì con Vettel a quota 206 anche Fernando Alonso come pretendente alla corona; lo spagnolo nella seconda parte di stagione è il pilota che ha raccolto più punti e vittorie ed è pronto ad approffitare di ogni occasione per insinuarsi tra o davanti alle due lattine più veloci del mondo.
E allora con il Costruttori praticamente in tasca ( +45 sulla McLaren e +92 sulla Ferrari) quello che viene da pensare è: cosa ci vuole a fare due calcoli e un po’ di giochi di squadra per favorire il pilota meglio posizionato in graduatoria e mettere così le mani anche sul titolo Piloti? Niente, nel senso che in casa Red Bull di queste cose proprio non vogliono sentir parlarne. Nessun ordine di scuderia finora, nessuno fino alla fine della stagione. A prometterlo è Chris Horner, il team manager del team, in persona “Due li davanti un problema? Abbiamo un problema di lusso semmai. Per il team è fantastico avere due piloti in lotta per il titolo. Non bisogna essere psicologi per capire che è normale che Mark e Sebastian sentano un po’ di pressione addosso, stanno lottando per il titolo più importante dell’automobilismo. Dobbiamo fare in modo che nessuno dei due si senta svantaggiato. Ci sono ancora 75 punti da assegnare e io vi assicuro che la squadra non interferirà nella corsa al titolo. Briatore si aspettava che aiutassimo Webber? Che deve dire, è il manager di Mark…la mia risposta comunque è “NO”, liberi di giocarselsa con l’unica, importante, condizione di non ostacolarsi a vicenda. Sebastian probabilmente attaccherà, Mark dovrà essere bravo a gestire il vantaggio e tutti e due dovranno stare attenti a Ferrari e McLaren; in Corea e ad Abu Dhabi ci sono dei rettilinei che pensando alla cavalleria della nostra vettura non mi piacciono proprio, potremmo soffrire…”
La filosofia del team austriaco è chiara: godersi la lotta in famiglia purchè sia leale e non tarpare le ali a nessuno dei due alfieri, non aiutare il concreto Webber ma nemmeno sacrificarlo in favore del campiocino Vettel, via libera a entrambi insomma. Fiduciosi di uno strapotere tecnico che tra alti (molti) e bassi (pochi) dura dalle ultime corse del 2009 in Red Bull puntano a vincere tutto senza astuzie e giochetti.
Giusto, lo sport ringrazia e il pubblico vedrà battaglie fratricide vere, una bella lezione di fair play nello sport (e ce n’è davvero bisogno) col rischio però per Horner & co. che a beneficiare più di tutti di questa scelta strategica siano alla fine uomini in rosso “leggermente” più cinici.