L’uso dei simulatori nel Circus
L’assenza di test durante la stagione di Formula 1 ha portato ad uno sviluppo di simulatori di guida sempre più realistici e con una capacità di calcolo veramente molto vicina alla realtà. Così, le grandi scuderie hanno spostato gran parte del loro interesse dalla pista al simulatore.
La Formula 1 moderna è considerabile proprio l’era dei simulatori. Gli ingegneri hanno potuto sfruttare i computer non solo per gestire i complicati calcoli che ruotano intorno alla progettazione, ma anche per gestire l’aspetto tecnico legato alle diverse soluzioni meccaniche ed aerodinamiche da applicare alla vettura. E, come se non bastasse, i piloti hanno la possibilità di provare i circuiti, studiarne la telemetria e dare un feedback immediato che può essere utilissimo per lo sviluppo della vettura.
La squadra che ha capito in anticipo le grandi potenzialità del simulatore è stata la McLaren, che ha investito ben 40 milioni di dollari per creare a Woking un sistema che utilizza la stessa tecnologia impiegata dalla British Aerospace per lo sviluppo del simulatore del caccia EuroFighter. Il simulatore di casa McLaren prevede una monoscocca della vettura a grandezza naturale e ha di fronte un enorme schermo curvo al plasma. Tale struttura è montata su un hexapod largo circa quindici metri e lungo quasi venti: questo perché si è cercato di ricreare i veri movimenti della vettura, cercando di togliere uno dei veri limiti di un simulatore. Soldi ben spesi in McLaren, considerando che è stato il primo simulatore dinamico della storia della Formula 1.
Altro simulatore degno di nota è quello della Williams F1. Pur essendo costato un decimo rispetto a quello della McLaren, il team di Frank Williams ha investito con successo su una tecnologia che da i propri frutti ed aiuta i piloti a prendere confidenza con le piste. In questo video, Mark Blundel spiega il funzionamento del simulatore del team inglese.
Il simulatore più “famoso” è forse quello della Red Bull. La squadra di Milton Keynes ha infatti rilasciato diversi video durante l’anno per promuovere i propri piloti ed il proprio marchio, sfruttando il simulatore anche per azioni di Viral Marketing: non c’è dubbio che ogni video del genere provoca molta curiosità anche nei semplici curiosi. Vi riproponiamo un video dove Webber spiega il funzionamento del simulatore dinamico della Red Bull.
E le squadra più piccole? Sarebbe impensabile per i piccoli team investire moltissimi soldi nello sviluppo di un proprio simulatore, così sempre più spesso i giovani team si affidano nelle mani della Wirth Research, l’azienda di Nick Wirth che fornisce un sistema dinamico di simulazione standard. Vi proponiamo quest’ultimo video, realizzato da James Allen, che è andato in visita alla Virgin Racing proprio per capire di più sul simulatore della Wirth Research.
Pensate che tutto questo si fermi solo ed esclusivamente alla pista? Come dicevamo poche righe più in alto, questi sistemi sono il sogno di ogni appassionato di corse e i team lo sanno benissimo. Le divisioni marketing ci marciano sopra, dato che questo settore ha grandi potenzialità. Basti pensare alla Ferrari, che sulla base del simulatore Netkar Pro, ha rilasciato il proprio “Ferrari Virtual Academy”, facendo pagare qualche euro agli appassionati che vogliono sfidarsi con una F10 virtuale. Ma non è tutto. Costa Crociere ha comprato da una azienda olandese un simulatore di guida con tanto di hexapod, costato ben 850 mila euro e montato sulle loro navi da crociera per attrarre sempre più appassionati di auto.
Infine, vi lasciamo con una chicca. A Lione, in Francia, esiste il paradiso della simulazione della Formula 1 aperta a tutti. Si tratta di I-Way, il più grande centro di simulatori di guida al mondo: ben 5.000 metri quadri di spazio dedicato, 18 vere scocche in carbonio di F1 e una serie di computer che riescono a simulare qualsiasi tracciato. Per mettersi nell’abitacolo servono tuta ignifuga, casco e guanti, per aumentare ancora di più la sensazione di stare al volante. Maggiori informazioni su questo sito, nel caso vogliate andare a provare.