Alonso: “Lotteremo fino alla fine”

Quando a Spa, con meno quarantuno punti in classifica, Fernando affermava di potersela giocare fino alla fine, qualcuno lo prendeva quasi per folle e gli rinfacciava ad ogni minima occasione la miriade di errori costati punti preziosi ad inizio campionato. Oggi, è la realtà dei fatti. Con un’altra vittoria di forza, la Ferrari rilancia il proprio pilota verso la corsa al titolo ed è ora balzato in seconda posizione in campionato, a soli 11 punti dal leader della classifica, Mark Webber.

Indubbiamente, oggi la Ferrari ha vinto con una macchina inferiore. Se la Red Bull avesse conquistato la pole o se avesse adottato una strategia diversa in gara, probabilmente avrebbero anche vinto la gara. Ma con i “se” e con i “ma” non si fa la storia, così la Scuderia di Maranello può festeggiare in grande stile questo successo.

E oggi che Hamilton si è ritirato per la seconda volta consecutiva, Alonso recupera qualche punto in più, ma non per questo è tranquillo: “La lotta resta molto serrata. Mark ha un margine un po’ più ampio dopo un weekend negativo, noi stiamo recuperando ma dobbiamo continuare a recuperare per quanto possibile. Faremo del nostro meglio. NOn sappiamo se questo sarà sufficiente per vincere il titolo all’ultima gara, ma potete stare certi che lotteremo fino alla fine”.

Fernando Alonso ha finalmente potuto dimostrare di avere nervi saldi davanti ad un Vettel che metteva pressione, ma che alla fine della corsa ha dichiarato che provare a sorpassare Fernando era troppo rischioso: “Questa vittoria significa molto il per il nostro campionato. Siamo già a quattro gare dalla fine, che potrebbero diventare tre se salta la Corea. Siamo competitivi su ogni pista. Voglio ringraziare la squadra e i ragazzi in fabbrica che hanno fatto un lavoro fantastico, forza Ferrari”, ha concluso Alonso.

E Massa? Un misero decimo posto, diventato poi nono perché la direzione gara ha penalizzato Sutil per un taglio di curva. 2 punti che non aiutano di certo la Ferrari per la lotta per il campionato del mondo costruttori. A Maranello, sono i primi a non crederci più a quel mondiale.

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