Briatore incorona Alonso ed in Ferrari sognano…
Monza il giorno dopo; è soddisfazione mista ad orgoglio quella che si respira nelle stanze di Maranello durante la consueta riunione del lunedì nella quale tecnici e piloti analizzano e studiano a mente fredda il lavoro svolto nel week-end e pianificano le strategie future. Lavoro eccellente quello della Ferrari a Monza, dove Alonso ha colto una vittoria fondamentale per il prosieguo di campionato.
Il presidente Luca Cordero di Montezemolo non riesce proprio a nascondere la felicità e la soddisfazione per il terzo successo stagionale e il diciottesimo della storia sul circuito di casa “Abbiamo riaperto il campionato Piloti , dobbiamo crederci, noi siamo consapevoli del nostro potenziale e se la squadra saprà lavorare alla perfezione nelle prossime cinque gare, potremmo davvero realizzare un sogno..”
Gli fa eco il capo Ges Stefano Domenicali sebbene rimanga su posizioni più caute “Siamo sicuri che a Singapore la Red Bull tornerà ai livelli di sempre, la McLaren è molto forte e quindi sarà una battaglia molto più dura di quella vinta a Monza. Dopo la gioia di ieri ora torniamo al lavoro per preparare in ogni dettaglio la prossima gara nella quale ci anticipo che porteremo qualche sviluppo aerodinamico relativo al fondo della vettura. Dobbiamo essere certi che questo vada nella direzione giusta. Qualche colpo in canna speriamo di averlo ancora, anche se ormai siamo arrivati in una fase che vede le vetture arrivate alla fine dello sviluppo”
Intanto ieri Flavio Briatore, ex team manager Renault, ha speso importanti parole di elogio per Fernando Alonso; per Briatore Alonso come pilota non ha nulla da invidiare neanche allo Schumacher dei tempi d’oro in rosso. L’uomo dei mondiali in Renault di Alonso è convinto che con la macchina migliore l’asturiano non avrebbe rivali nella F1 di oggi “Fernando aveva bisogno di una vittoria così: se gli danno la macchina buona lui è di quelli fa la differenza; Fernando è il miglior pilota che c’è in circolazione, fa la differenza, Schumacher ad esempio ha avuto un ciclo alla Ferrari ma allora la competizione non era così difficile, per carità ha fatto cose straordinarie ma oggi in pista girano quattro campioni del mondo, Alonso ha molti più avversari ostici di quanti ne abbia avuti lui, ma se la macchina sta lì Fernando, con 2-3 decimi nel piede e con la consistenza in gara, fa la differenza. I 21 punti da Webber? Non sono niente, meno di una vittoria, la Ferrari ha ancora tutte le chances di giocarsi il titolo soprattutto se consideriamo le strategie quantomeno autolesionistiche della Red bull e le cavolate che può commettere Hamilton, non ultima quella di Monza”