Monza: un Pagellone infuocato!
Fernando Alonso 10 Ecco finalmente Matador nel suo repertorio migliore: un fulmine in qualifica, un martello in gara per passo e aggressività. Risultato: pole,vittoria e giro più veloce; hat trick in inglese e Fernando dal suo cilindro magico tira fuori nel momento più delicato della stagione la sua corsa più bella in Ferrari. Unica pecca quell’errore in partenza che poteva vanificare una pole capolavoro e gli costa la lode in pagella ma non tutti i mali vengono per nuocere e quell’indecisione dà il via ad una prestazione maiuscola con la quale riapre il campionato. La sua ventiquattresima vittoria iridata che gli fa raggiungere Fangio nella classifica di tutti i tempi non poteva arrivare in modo più impetuoso, romantico e convincente. CAMPIONE
Jenson Button 9,5 Pronti via, ecco Jenson nei panni di una velocissima lepre che lascia sul posto le Ferrari e scappa lontano finchè può, guidando in modo pulito, dolcissimo nelle chicane e in parabolica, bravo nel gestire le gomme. Jenson ha sfruttato le sue doti e la sua freddeza per una gara bellissima fino al gioco dei pit stop, poi, superato da Alonso, capisce che la Ferrari n.8 è imprendibile e si “accontenta” di un secondo posto importantissimo in ottica campionato. RILANCIATO
Felipe Massa 8,5 La giornata trionfale della Ferrari è completata dal terzo posto di Felipe Massa, tornato a correre in modo convincente dopo la “passeggiata” nelle Ardenne. In partenza sembra voglia spaccare il mondo ma è leale nel lasciare il giusto spazio ad Alonso alla Roggia, poi segue i primi due alternando giri veloci a pause di riflessione, un po’ il problema di quest’anno. Un terzo posto pulito, che sembra cosa facile ma non lo è e di questi tempi va più che bene. PRESENTE
Sebastian Vettel 9 Il tedeschino è autore di un piccolo capolavoro all’ombra dei riflettori. Brutta partenza, settima posizione con annesso sorpasso subito da Webber e allora tiriamo avanti finchè si può, praticamente corre tutta la gara con le gomme morbide ritardando il suo pit stop fino al penultimo giro. Risultato: grazie alla brillante tattica, al ritmo e al suo talento risale fino al quarto posto OGGI MATURO
Nico Rosberg 8 E’ lui con i suoi 112 punti iridati, solo 12 in meno di Massa a tenere alto lo stemma Mercedes nel mondiale. Altra gara concreta di Nico, settimo in griglia e bravo nei primi giri a portarsi in quarta posizione, corre da solo e molto bene ma non può nulla quando per il gioco delle strategie si ritrova Vettel davanti. CONSISTENTE
Mark Webber 7 La brutta partenza lo fa scivolare in nona posizione, vanificando la seconda fila conquistata sabato, poi corre alla Webber, ovvero fare il compitino ma farlo sempre al meglio. E con una Red Bull non irresistibile supera in pista Kubica e Hulkenberg e conquista un sesto posto che lo “lancia” in testa alla classifica iridata. CERTEZZA
Lewis Hamilton 4 La forza di Lewis sta anche nel modo arrembante con cui corre sin dalla prima curva di ogni gara. A volte però esagera e sbaglia gratuitamente come oggi quando, forse nervoso per la scelta sbagliata di assetto e impaziente di rimontare, arriva un po’ troppo veloce alla Roggia centrando in pieno il posteriore di Massa e rompendo la sua sospensione anteriore. “Ho sbagliato io” ammetterà, lo sappiamo. Peccato non averlo visto guidare con i primi. PRECIPITOSO
Nico Hulkenberg 7,5 Salta le chicane come Heidi nei prati facendo innervosire non poco un gentleman come Webber. Ma trae davvero il massimo dalla sua Williams conquistando un settimo posto che è il suo secondo miglior risultato stagionale e rilancia in classifica il team di Grove in ottica sesto posto BEATA GIOVENTU’
Robert Kubica 7 Ottavo è il massimo che può ottenere dalla Renault che qui proprio non va, prova a resistere stoicamente agli attacchi delle Red Bull ma non può niente; comunque quattro punti per lui. PIAZZATO
Michael Schumacher 6,5 Eh…c’è chi lo premierebbe per i punticini, due, conquistati oggi dopo una partenza dalla sesta fila e chi invece si chiede cosa ci faccia il più grande di tutti a vivacchiare su una pista che in altri tempi lo ha visto eroico protagonista. Corre da solo, lontano dai guai, lontano dal cuore. COMPARSA
Rubens Barrichello 6,5, Sebastian Buemi 6, Vitantonio Liuzzi 6,5 Li mettiamo insieme perchè sembravano le locomotive di un treno, attaccati per tutta la gara alla caccia dell’ultimo punticino utile, la mini sfida la vince Rubens ma un plauso va a Liuzzi che partito dalla nona fila è autore di una bella rimonta davanti al pubblico di casa.
Vitaly Petrov 5 Dopo le belle prestazioni di Ungheria e Belgio è tornato il Petrov poco convincente, che corre lontano anni luce dagli standard di Kubica. Però partiva ventesimo per aver sostituito il cambio e quindi tutto era più difficile, tredicesimo.
Kamui Kobayashi s.v. Bravino in qualifica, sarebbe partito tredicesimo ma in realtà non prende mai il via per problemi tecnici al cambio. Peccato perchè le sue ultimamente erano gare tatticamente interessanti che lo hanno portato spesso a punti. Un protagonista mancato
Pedro de la Rosa 4,5 Di lui ce ne si accorge soltanto scrutando le classifiche finali, la sua gara è una lenta processione, partito sedicesimo arriva quattordicesimo, non fa niente di speciale, almeno non fa errori, se a quarant’anni è contento lui…
Adrian Sutil 5,5 Stavolta non c’è traccia del pianista volante, costretto a fermarsi il primo giro ai box la sua gara è tutta in salita; partiva undicesimo e senza problemi poteva lottare per i punti, invece chiude sedicesimo una gara incolore.
Jaime Alguersuari 5 Quindicesimo parte e quindicesimo arriva, in lotta con Sutil per parte della gara e unico pilota in pista ad essere stato penalizzato per taglio della chicane. Molto poco brillante ma lo spagnolo è giovanissimo e sta imparando, bisogna dargli tempo.
Timo Glock 6 Bravo il tedesco, partito ultimo Timo alla fine sarà il migliore della serie C arrivando diciasettesimo davanti alla Lotus di Kovalainen. Lui è soddisfatto e vedendo cosa guida bisogna capirlo.
Heikki Kovalainen 5,5 Lui che è sempre il primo degli ultimi questo week-end è meno efficace del solito, più lento di Trulli e non troppo in palla. Diciottesimo.
Jarno Trulli 6,5 Diciasettesimo in qualifica con la Lotus è una mezza impresa, ancora più lo era la gara che stava facendo davanti al suo pubblico fino a che il cambio lo abbandona quando Jarno è in sedicesima posizione. ORGOGLIOSO
Bruno Senna 4,5 Parte ventiduesimo e nemmeno male ma si ritira dopo solo unidici tornate. Si qualifica davanti al compagno di squadra. magra, anzi magrissima, consolazione.
Sakon Yamamoto 3 E’ una chicane mobile ma come successo a Spa anche a Monza vede il traguardo seppur ultimo e lentissimo. Attimi di paura in pit lane quando investe un meccanico, più danni che altro, l’Hrt è sempre più un mistero e Yamamoto partecipa alla festa PUNTO INTERROGATIVO
Lucas Di Grassi 5,5 La sua gara è in linea con il potenziale della vettura, peccato però che un guasto meccanico all’ultimo giro gli impedisca di vedere la bandiera a scacchi.