Spa 1998: quante emozioni!
Spa Francorchamps, una delle piste più belle e spettacolari di sempre, da tutti definita la “pista dei campioni”, perchè lì in Belgio è davvero difficile che vinca uno qualsiasi. Sin dal suo esordio nel mondiale di F1, avvenuto nel 1979 (con il nuovo tracciato ricavato da quello storico sul quale si correva già negli anni ’20), il circuito di Spa è stato sempre sinonimo di spettacolo e divertimento, sia per il pubblico che per i piloti. Gli ingredienti per restare “svegli” davanti alla tv, infatti, ci sono tutti: sali-scendi da brivido, curve veloci e lente, chicane, condizioni climatiche estremamente variabili; tutte cose di cui le nuove piste tilkiane mancano.
Tra le varie edizioni del GP di Belgio, quella sicuramente indimenticabile per gli appassionati risale al 1998; Schumacher e Hakkinen si giocano il campionato del mondo piloti e Ferrari e McLaren non hanno praticamente rivali in classifica costruttori. La tappa belga vede favorito ovviamente Schumacher, che a Spa, nel 1991, mosse i suoi primi passi verso la leggenda. La pole position la ottiene però il rivale della McLaren, con Schumacher in quarta posizione.
La pioggia inonda la pista e al via Hakkinen scatta benissimo mentre Hill e Coulthard vengono infilati da Villeneuve e Schumacher. Poche centinaia di metri ed avviene il patatrac: Coulthard scarta bruscamente sulla destra e quasi nessuno dei piloti che seguono riesce a salvarsi dall’incidente. I numeri sono da record: ben 16 vetture coinvolte e 3 piloti (Salo, Panis e Rosset) che non possono prendere il successivo via perchè di muletto allora ce n’era (almeno…) uno solo. Anche Barrichello salta il secondo start perchè leggermente ferito nella carambola.
Secondo start. Questa volta Hakkinen non è così veloce ed Hill prende il comando. Il finlandese prova a difendersi dall’attacco di Schumacher ma va in testa coda appena dopo il tornantino e viene centrato dalla Sauber di Herbert. Al muretto della Ferrari si sfregano le mani; con Hakkinen KO c’è aria di bottino pieno!
Schumy, dopo un grande sorpasso su Hill, domina la corsa, almeno fino al ventiseiesimo giro, quando è il momento di doppiare l’altra McLaren guidata da David Coulthard; le telecamere inquadrano Jean Todt al muretto McLaren che si raccomanda con Ron Dennis: niente scherzi Ron! Ed invece… Altro colpo di scena: Schumacher, con la visuale coperta dal muro d’acqua sollevato dalla McLaren, centra in pieno Coulthard. La sospensione anteriore destra della Ferrari è completamente distrutta, così come la gara di Michael. Il tedesco, rientrato ai box, si fionda verso il box della McLaren e cerca Coulthard. Il campione tedesco è una furia e neanche l’intervento di tutti i meccanici sembra poterlo arrestare.
Al comando torna la sorprendente Jordan di Damon Hill, mentre Fisichella è autore di uno spettacolare incidente, per fortuna senza conseguenze per il pilota della Benetton. La gara è vinta da Damon Hill che precede al traguardo il compagno di squadra Ralf Schumacher, che regala la prima ed unica doppietta al team irlandese.