F-Duct anche nel 2011? Come aggirare le regole
Dalla stagione 2011, il sistema F-Duct è stato vietato. I piloti sono infatti costretti a staccare le mani dal volante per poter tappare i fori che permettono di mandare meno aria all’ala posteriore avendo quasi un effetto di stallo e dunque una maggiore velocità di punta nei rettilinei. Staccare le mani dal volante è però abbastanza pericoloso a quelle velocità e la FIA per evitare problemi di sicurezza ha deciso di vietare questa soluzione dalla prossima stagione.
Arriva però dalla Spagna un’interessante proposta per fare diventare il sistema F-Duct automatico. Il suo inventore è l’ingegnere Diego Cano Zuriguel che ha sviluppato un sistema automatico che non prevede l’utilizzo dell’elettronica ne l’intervento del pilota. Infatti, come specificato nell’ultimo consiglio mondiale della FIA: “Qualsiasi sistema (eccezion fatto per l’ala mobile posteriore) che consenta di modificare le caratteristiche aerodinamiche con l’azionamento da parte del pilota sono vietate a partire dal 2011”.
Questo sistema è del tutto automatico e non fa altro che sfruttare le forze G generate proprio durante un giro veloce. L’idea è molto valida e non dovrebbe dare problemi nelle curve dove è necessario avere trazione. Infatti, le forze G agiscono sull’F-Duct automatico e lo fanno funzionare solo a certe velocità.
Il sistema è composto da da quattro elementi:
1. Il condotto dell’aria con il foro da chiudere per mandare in stallo l’ala.
2. Un pezzo mobile che può girare intorno a tutto il canale. Questo elemento è l’attuatore di tutto il sistema che si muoverà in base alle forze G che riceve. Può muoversi in avanti in frenata e indietro durante l’accelerazione, oltre che muoversi lateralmente a seconda della curva che si sta percorrendo.
3. Per limitare il movimento del secondo elemento e farlo tornare alla posizione originale una volta terminata la forza G, serve una molla che viene posta all’estremità dell’elemento mobile che copre il condotto ad alte velocità. Per permettere di far roteare l’altro elemento, questa molla sarà dotata di un cuscinetto.
4. Il quarto elemento è una sorta di sistema per adeguare controlli ed equilibri delle forze G sul sistema, che permette al F-Duct automatico di poter funzionare. L’attuatore (elemento 2) può essere modificato in funzione delle caratteristiche di ogni circuito.
In più, il sistema lascia spazio anche ad una interpretazione a tre vie. Non più un condotto a F unico, ma con tre sfoghi d’aria a seconda delle curve. In questo caso, il condotto dovrebe presentare tre fori: quando l’elemento attuatore gira, deve bloccarne solo uno e lasciare gli altri liberi. Ecco un altro video per capire meglio come funziona.
Una soluzione molto interessante che potrebbe trovare l’interesse di tanti ingegneri in attività in Formula 1. Vedremo se l’idea sarà presa al volo o meno, certo è che aggirerebbe il regolamento in maniera egregia.