Il futuro Ferrari nella mani di Todt
Strana a volte la vita. Il futuro della Ferrari è nelle mani di Jean Todt, colui che è stato alla guida della Scuderia per quindici anni, portando a Maranello una sequela di successi insieme a Brawn e Schumacher. Dopo un decennio e mezzo di successi, il rapporto tra Todt e la Ferrari si interruppe in maniera abbastanza burrascosa, nonostante le parti hanno sempre negato tale episodio.
Adesso, le sorti della squadra italiana saranno nelle mani di Todt e degli altri del consiglio mondiale. Si ricorderà il francese, del fatto che fu proprio un suo ordine di squadra (Zeltweg 2002) a costringere la FIA a mettere il divieto dello scambio di posizioni?
I rapporti tra Ferrari e la FIA sono tutt’altro che buoni e dopo le vicende di Valencia e Silverstone, ai piani alti della Federazione sembra ci sia qualcuno che voglia punire severamente la squadra italiana per le pesanti dichiarazioni delle due gare scorse e ora che in Germania è successo il “patatrac” dell’ordine di Scuderia, sembra che non si voglia perdere occasione per affondare del tutto la Rossa.
E considerando gli attriti tra dirigenza Ferrari e FIA, non ci sorprenderebbe che qualche “Uomo di potere” voglia far vedere cosa significhi mettersi contro chi comanda. Messa così sembra la trama di un film a stampo mafioso, ma sapendo come è strutturato il potere in Formula 1, il pericolo che la situazione si faccia più complicata di quanto è adesso, esiste veramente. In un’altra situazione, probabilmente tutto si sarebbe risolto con la sola multa data alla squadra italiana, ma il sospetto che ci sia qualcos’altro sotto è forte.
Certo è che gli inglesi stanno rincarando la dose e vogliono la revoca dei punti costruttori per la Ferrari. Non sapremo come andrà a finire almeno fino al prossimo 10 settembre, vale a dire il giorno prima delle prove libere di Monza. Solo una coincidenza, perché la data era fissata già dallo scorso 23 giugno e il consiglio si svolgerà a Como, ma nessuno si attendeva di dover discutere una questione tanto delicata quanto gonfiata.
Il prossimo dieci settembre, dunque, saranno sentiti i commissari della gara tedesca, incrociati i dati della telemetria della monoposto di Massa e saranno ascoltate le comunicazioni radio tra Rob Smedley e Felipe. La Ferrari si troverà a spiegare la comunicazione che abbiamo sentito e risento: “Fernando è più veloce di te. Puoi confermare di aver capito il messaggio?”. Il resto, ormai, è storia nota.